Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 112, Febbraio 2019 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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Valutazione della distribuzione della carica di Campylobacter spp. nei broiler al macello, tipizzazione molecolare degli isolati e studio dell'antibiotico resistenza

Evaluation of the distribution of Campylobacter spp. in broilers at the slaughterhouse, molecular typing of isolates and study of antimicrobial resistance


Valentina Silenzi, Emanuele Simoni, Sara Briscolini, Andrea Dorinzi, Lucilla Cucco, Alessandra Morelli, Marta Paniccià, Stefano Fisichella.


Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche "Togo Rosati"



Abstract. Campylobacter has been identified as one of the most frequent causes of bacterial foodborne enteric disease, with more than 200,000 confirmed human cases/year (EFSA-ECDC 2015) and 48 cases per 100,000 population in European Union countries. Poultry has been recognised as elective reservoir for the transmission of Campylobacter to humans and, because of the significant impact that Campylobacteriosis has on public health and socio-economic system, the EU has adopted an integrated approach to food safety, involving the entire chain, from 'farm to fork'. In fact, in 2008 a reference survey was carried out at slaughterhouse level to compare prevalence and levels of contamination by Campylobacter spp. in batches and carcasses of broilers in the European Union (EFSA JOURNAL 2010). This was followed by EFSA's 2010 and 2011 opinions which led the European Commission to set up a process hygiene criterion for Campylobacter spp. in the carcasses of broilers. This criterion for Campylobacter follows the same test approach of the criterion established for Salmonella, that is with the use of the same samples of neck skin, as described in Regulation (EU) 2017/1495 of the Commission of 23 August 2017 that modifies the Regulation (EC) n. 2073/2005 and which have been applied since 1/01/2018. Given the new legislation and the fact that scientific studies have shown that the risk related to chicken meat is strongly associated with the high charges of Campylobacter spp. rather than its dissemination (EFSA, 2009; EFSA, 2011; Nauta et al., 2009), the purpose of the study, carried out by the Laboratory of Diagnostics of the "Istituto Zooprofilattico Sperimentale - Togo Rosati" of Umbria and Marche Region - Seat of Fermo City (Italy), in the year 2017, was a quantitative approach to monitoring Campylobacter spp. in broilers at slaughterhouse and its molecular typing. The most representative poultry slaughterhouse of the Marche Region was chosen as the place of collection, where, during the year, caecal content, skin of the neck and skin of the breast of broiler chickens were taken from each batch. These samples were subjected to Campylobacter spp. counts and, during the year 2018, the isolates obtained have been tested for species identification by multiplex polymerase chain reaction (Wang et al., 2002) and collected with appropriate labelling. These isolates have been stored in microbank at -80°C and sent, after registration on the information system of the ZSAM Institute (http://sorveglianza.izs.it/seap/) , to the National Campylobacter Reference Laboratory (IZSAM - Teramo city, Italy) on sterile swabs inserted into a tube of Amies transport medium with charcoal (Oxoid). The collaboration with the National Campylobacter Reference Laboratory (IZSAM - Teramo) enables us to make molecular typing and phylogenetic analysis by Pulsed Field Gel Electrophoresis (PFGE) and Multilocus sequencing typing (MLST) and to study the antimicrobial resistance (Minimum inhibitory concentration - MIC). The construction of the phylogenetic tree, the interpretation of the correlations among the strains, the study of the antibiotic resistance, as well as the evaluation of any cross-contamination or impacts related to the management of breeding, are still ongoing. It has been very important the training course provided by the National Campylobacter Reference Laboratory on PFGE and MIC, procedures then acquired by the IZSUM Laboratory, and the dissemination and sharing of the results obtained in these studies during training events about Campylobacter. The future goal, for the year 2019, is the study of any phylogenetic correlation between Campylobacter spp. isolated in recent years at the slaughterhouse and strains belonging to hospital laboratories, focusing the attention on the antimicrobial resistance profiles

Riassunto. Il Campylobacter è stata identificato come una delle più frequenti cause di malattie batteriche gastrointestinali di origine alimentare, con più di 200.000 casi notificati ogni anno nell'uomo (EFSA-ECDC 2015) e 48 casi ogni 100.000 abitanti nei paesi dell'Unione Europea. Il pollame è stato riconosciuto come reservoir elettivo per la trasmissione del Campylobacter all'uomo e il considerevole impatto che la Campylobacteriosi ha sulla salute pubblica e sul sistema socio-economico ha spinto l'UE a adottare un approccio integrato alla sicurezza alimentare che interessa l'intera filiera, dall'azienda agricola alla tavola. Infatti nel 2008 è stata condotta un'indagine di riferimento a livello di macelli volta a comparare prevalenza e livelli di contaminazione da Campylobacter spp. nelle partite e nelle carcasse dei polli da carne nell'Unione Europea (EFSA JOURNAL 2010). Ad essa sono seguiti pareri dell'EFSA del 2010 e 2011 che hanno portato la Commissione Europea a predisporre un criterio di igiene di processo per il Campylobacter spp. nelle carcasse di polli da carne. Tale criterio per il Campylobacter segue lo stesso approccio di prova del criterio stabilito per la Salmonella, ovvero con l'utilizzo degli stessi campioni di pelle di collo, secondo quanto descritto nel Regolamento (UE) 2017/1495 della Commissione del 23 agosto 2017 che modifica il Regolamento (CE) n. 2073/2005 e che si applica dal 1/01/2018. Alla luce della nuova normativa e del fatto che studi scientifici hanno dimostrato che il rischio legato alla carne di pollo è fortemente associato alle alte cariche di Campylobacter spp. piuttosto che alla sua diffusione (EFSA,2009; EFSA, 2011; Nauta et al., 2009) il lavoro svolto nel 2017 dal Laboratorio di Diagnostica dell' Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche - Sezione di Fermo - è stato un approccio quantitativo al monitoraggio di Campylobacter spp. nei polli da carne al mattatoio e relativa tipizzazione molecolare. Come sede di prelievo è stato scelto il mattatoio avicolo più rappresentativo della Regione Marche, presso il quale nel corso dell'anno sono stati prelevati, da ciascun lotto campionato, contenuti ciecali, pelle del collo e pelle del petto di polli da carne. Tali campioni sono stati sottoposti a conta di Campylobacter spp. e nell'anno 2018 gli isolati ottenuti sono stati sottoposti a identificazione di specie tramite PCR multiplex (Wang et al., 2002) e raccolti in una collezione di ceppi opportunamente identificati. Tali isolati sono stati sia stoccati in microbank a -80°C che inviati, previa registrazione sul sistema informativo SEAP dell' IZSAM (https://sorveglianza.izs.it/seap/), al Laboratorio Nazionale di Riferimento del Campylobacter (IZSAM Teramo) su tamponi con terreno al carbone. La collaborazione con il LNR Campylobacter ha consentito di effettuare tipizzazione molecolare e analisi filogenetiche mediante Pulsed field gel electrophoresis (PFGE) e Multilocus sequencing typing (MLST), nonché di studiare l'antibiotico resistenza (MIC). La costruzione dell'albero filogenetico, l'interpretazione delle correlazioni tra i ceppi, lo studio dell'antibiotico resistenza, nonché la valutazione delle eventuali cross-contaminazioni o impatti legati al management degli allevamenti, sono ancora in corso. Di notevole importanza è stata la formazione ottenuta dal LNR Campylobacter circa PFGE e MIC, metodiche che sono state acquisite poi dal laboratorio IZSUM, e il trasferimento dei risultati ottenuti in questi progetti in occasione di eventi formativi sull'argomento. La prospettiva futura per il 2019 sarà lo studio delle eventuali correlazioni filogenetiche tra i ceppi di Campylobacter spp. isolati in questi anni al mattatoio e ceppi ottenuti da laboratori ospedalieri in ambito umano, ponendo la massima attenzione sui profili di antibiotico resistenza



Negli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 la sezione di Fermo, in particolare il laboratorio di Diagnostica, ha concentrato la propria attività di Ricerca sul ruolo del laboratorio come elemento strategico di sorveglianza delle zoonosi, focalizzando l'attenzione sulla valutazione e gestione del rischio della Campilobatteriosi.

Tale attività si è sviluppata aderendo nel 2015 al "Programma di Attività 2015 finalizzato alla realizzazione dell'Obiettivo Regione Marche One Health: potenziamento dei sistemi di sorveglianza delle malattie infettive emergenti (di interesse umano veterinario) a trasmissione vettoriale - Valutazione e gestione del rischio della Campilobatteriosi" (codice PAM32015), nel 2016 al "Programma di Attività 2016 finalizzato alla realizzazione dell'Obiettivo Regione Marche: Sorveglianza delle zoonosi: ruolo del laboratorio come elemento strategico della sorveglianza" (codice PAM22016), nel 2017 al "Programma di Attività 2017 finalizzato alla realizzazione dell'Obiettivo Regione Marche: Sorveglianza delle zoonosi. Ruolo del laboratorio come elemento strategico della sorveglianza: gestione del rischio della Campilobatteriosi" (codice PAM22017) e nel 2018 al "Programma di Attività 2018 finalizzato alla realizzazione dell'Obiettivo Regione Marche: Sorveglianza delle zoonosi. Ruolo del laboratorio come elemento strategico della sorveglianza." (codice PAM22018) - Responsabile Scientifico Dott.ssa Marta Paniccià.

Le zoonosi
Le zoonosi sono malattie causate da agenti in grado di infettare uomo e animali, sia direttamente che indirettamente tramite alimenti, ambiente ed insetti vettori. Queste malattie hanno un impatto significativo per l'elevato numero di casi, per la gravità che possono assumere, ma anche per le perdite economiche di cui sono responsabili nei settori produttivi, nell'industria alimentare e nel settore zootecnico.
Sono più di 200 le malattie classificabili come "zoonosi" e circa il 75% delle malattie emergenti e riemergenti in Europa negli ultimi 10 anni è stato trasmesso da animali o da prodotti di origine animale.
Ogni anno, in Europa vengono confermati più di 320.000 casi nell'uomo, sebbene il numero effettivo sia probabilmente di gran lunga più elevato a causa di sottonotifiche e dalla mancata diagnosi eziologica dovuta ad uno scarso ricorso ad accertamenti di laboratorio. La Commissione Europea (Direttiva 2003/99/CE) ha ufficialmente impegnato gli Stati Membri ad introdurre sistemi di sorveglianza più efficaci e coordinati, sottolineando l'importanza di raccogliere dati attendibili sull'incidenza delle zoonosi di origine alimentare e non. Nell'ultimo report (EFSA 2015), relativo ai dati del 2014, la Campilobatteriosi risulta essere la zoonosi maggiormente diffusa con 236.851 casi umani confermati e 25 decessi, con costi elevati per il sistema sanitario e con perdita di produttività di circa 2.4 miliardi di euro all'anno. In Italia i casi di campilobatteriosi confermati nell'uomo sono solamente 0.76/100.000 abitanti: questo dato testimonia probabilmente un problema di sottonotifica dei casi e la difficoltà nell'isolamento del patogeno. È noto che nella maggior parte delle regioni gli accertamenti diagnostici generici in caso di gastroenterite prevedono solamente la ricerca della Salmonella, impedendo così di accertare la presenza di altri patogeni. La carne di pollame cruda è spesso contaminata da Campylobacter spp., perché il batterio può vivere anche nell'intestino di esemplari sani. Si trova inoltre in suini e bovini. La più comune fonte di infezione è rappresentata dal consumo di carne di pollo poco cotta o di alimenti pronti al consumo che siano stati a contatto con carne di pollo cruda.

Sintomi
Tra i sintomi usuali figurano febbre, diarrea e crampi addominali.
La manipolazione attenta della carne cruda e di altri ingredienti alimentari crudi, una cottura accurata e una scrupolosa igiene in cucina possono prevenire o ridurre il rischio da cibi contaminati.
Per proteggere i consumatori da questa minaccia alla salute pubblica l'UE ha adottato un approccio integrato alla sicurezza alimentare che interessa l'intera filiera, dall'azienda agricola alla tavola. L'approccio consiste in misure di valutazione e di gestione del rischio, con la partecipazione di tutte le principali parti interessate: Stati membri dell'UE, Commissione europea, Parlamento europeo, EFSA e Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). L'approccio è sostenuto da attività tempestive ed efficaci di comunicazione del rischio.

Poiché per la Regione Marche non c'erano dati disponibili sulla diffusione del Campylobacter spp. nella filiera avicola, nei primi due anni del progetto (2015-2016) l'attività è stata volta alla valutazione della prevalenza del microrganismo negli allevamenti avicoli, tramite ricerca di Campylobacter spp. da tamponi cloacali, e alla individuazione dei fattori di rischio nell'ambito del management dell'allevamento correlati alla presenza dell'infezione, tramite la raccolta di dati anamnestici ed epidemiologici.
Nel 2017, vista l'introduzione del criterio di igiene di processo del Campylobacter spp. a modifica del Regolamento (CE) n. 2073/2005 ( Regolamento (UE) 2017/1495 della Commissione del 23 agosto 2017, da attuarsi a partire dal 1/01/2018), l'attività è stata incentrata su un approccio quantitativo volto alla individuazione della carica del patogeno nei polli da carne presso il più rappresentativo mattatoio marchigiano.

Nel corso dell'anno 2018 è stata definita una collezione di Campylobacter isolati al mattatoio, sottoposti a tipizzazione molecolare e inviati al Laboratorio Nazionale di Riferimento del Campylobacter (IZSAM-Teramo) per prove quali PFGE, MLST, MIC. Presso il LNR del Campylobacter si sono svolte giornate formative su tali tecniche biomolecolari, messe a frutto tramite l'acquisizione di nuove conoscenze e la trasmissione delle procedure utili ai laboratori IZSUM.
Sono stati inoltre presentati i risultati ottenuti nel 2017 e quelli preliminari del 2018 in occasione dell'evento formativo n. 230976, edizione n. 1, denominato "Il Laboratorio Nazionale di Riferimento per il Campylobacter" tenutosi a Teramo (TE) presso CIFIV il 19/06/2018.

Obiettivi dell'attività
Gli obiettivi specifici dell'attività svolta e in essere sono:
Il campionamento effettuato nel 2017 è stato disegnato su aziende i cui polli da carne venivano macellati nel mattatoio marchigiano scelto e si è sviluppato da marzo a novembre in modo da poter monitorare e verificare la stagionalità del patogeno. Da ognuno dei 15 allevamenti/lotti sono state prelevate, da un numero significativo di broiler, tre matrici: 15 contenuti ciecali, 15 pelli del collo e 15 pelli del petto.
Tali campioni sono stati sottoposti a numerazione di Campylobacter spp. (ISO10272-2:2017) presso il Laboratorio di Diagnostica IZSUM-Fermo e a tipizzazione molecolare (PCR multiplex). I ciechi sono stati prelevati immediatamente dopo la fase di eviscerazione altamente automatizzata, mentre la pelle di collo e petto è stata prelevata dopo la fase di raffreddamento delle carcasse.

Di seguito viene illustrato in sintesi il processo analitico svolto nel 2017 che consta di una prima fase di conta del Campylobacter (ISO 10272-2) e di una seconda fase di tipizzazione molecolare (PCR multiplex) e da cui si è partiti per l'attività del 2018:
  1. Prelievo al mattatoio di 15 ciechi, di 15 pelli del collo e le relative 15 pelli del petto.
  2. Trasporto dei campioni a +4°C
  3. Processamento degli stessi entro le 24 ore
  4. Conta del Campylobacter (ISO 10272-2)
  5. Tipizzazione molecolare (PCR Multiplex)

Di seguito vengono illustrate le fasi operative relative all'anno 2018.

Fase 1. COLLEZIONE DEGLI ISOLATI DI Campylobacter

PCR Multiplex
Ogni isolato ottenuto dalle diluizioni più alte a partire dalle diverse matrici analizzate (contenuto ciecale, pelle del collo, pelle del petto) viene sottoposto, a seguito di conferma tramite prove biochimiche e colorazione di GRAM, a PCR MULTIPLEX (Wang et al. 2002) - Fig.1 e 2.

Stoccaggio degli isolati
Una volta effettuata la discriminazione di specie, gli isolati vengono stoccati in microbank, opportunamente identificate, a -80°C in vista della successive tipizzazioni molecolari.

Mix e profilo termico della PCR Multiplex per Campylobacter

Figura 1. Mix e profilo termico della PCR Multiplex per Campylobacter, Wang et al. 2002
Figure 1. Mix and thermal profile of Multiplex PCR for Campylobacter, Wang et al. 2002


Corsa elettroforetica su gel agarosio (1,5%)

Figura 2. Corsa elettroforetica su gel agarosio (1,5%)
Figure 2. Electrophoretic run on agarose gel (1.5%)


Fase 2. INVIO ISOLATI AL LNR Campylobacter (IZSAM - Teramo)

Fase 3. TIPIZZAZIONE MOLECOLARE PRESSO LNR Campylobacter (IZSAM - Teramo) e STUDI DI ANTIBIOTICO RESISTENZA

In accordo con il LNR per il Campylobacter, tutti gli isolati vengono sottoposti a PFGE (enzimi SmaI e KpnI - Fig.3). Per MLST e MIC, dato che dagli stessi allevamenti i cloni sembrano essere sempre i medesimi, si è pensato a un criterio di scelta: per ogni allevamento viene testato il 10% dei ceppi inviati presi tra collo e petto. Naturalmente dove si isolano due specie diverse il discorso vale per entrambi.
Il totale degli isolati inviati a Teramo è 418, di cui 133 C. coli e 285 C. jejuni. La MIC viene effettuata su 296 isolati di cui 94 C.coli e 202 C.jejuni.

PFGE Campylobacter jejuni  - Enzima SmaI. Standard S. Braenderup - posizioni 1-5-10-15

Figura 3. PFGE Campylobacter jejuni - Enzima SmaI. Standard S. Braenderup - posizioni 1-5-10-15
Figure 3. PFGE Campylobacter jejuni - Enzyme SmaI. Standard S. Braenderup - positions 1-5-10-15


Fase 4. ACQUISIZIONE DEL METODO

PFGE Campylobacter.
È stato seguito lo "Standard operating procedure for pulsenet PFGE of Campylobacter jejuni", http://www.pulsenetinternational.org/assets/PulseNet/uploads/pfge/PNL03_CampyPFGEprotocol.pdf. Per lo standard Salmonella Braenderup, vedere il relativo protocollo su PulseNet International: http://www.pulsenetinternational.org/protocols/.

Antibiogramma: MIC
  1. Dalla sospensione 3 McFarland del ceppo in PBS, prelevare 100µl e inocularli nel terreno "Thermo scientific-Sensitive Coution Adjusted Mueller-Hinton Broth w/TES w/Lysed Horse Blod".
  2. A partire dal terreno inoculare le piastre "Sensititre Eucamp 2" per la MIC ( in ogni piastra entrano 2 campioni) come segue:
    • Agitare il terreno del campione 1 e inocularne 100µl in ogni pozzetto della piastra dalla fila 1 alla 6.
    • Il secondo campione sarà dispensato dalla fila 7 alla 12 e via di seguito per i campioni successivi.
    • Lasciare le piastrine in termostato per 24 ore.

5. DIVULGAZIONE SCIENTIFICA
Sono stati presentati i risultati ottenuti nel 2017 e quelli preliminari del 2018 in occasione dell'evento formativo n. 230976, edizione n. 1, denominato "Il Laboratorio Nazionale di Riferimento per il Campylobacter" tenutosi a Teramo (TE) presso CIFIV il 19/06/2018.

Ai fini del progetto del 2017 è stata definita come azienda avicola positiva l'azienda sottoposta a prelievo presso il mattatoio selezionato e per la quale è risultato positivo almeno un campione all'isolamento.
Sono risultati positivi per Campylobacter spp. tutti i 15 lotti di macellazione (100%). Il microrganismo è stato isolato negli intestini ciechi di 11 lotti (73%), sulla pelle del collo di 14 lotti (93%) e sulla pelle del petto di 14 lotti (93%).

Complessivamente dei 225 contenuti ciecali analizzati 164 (73%) sono risultati positivi a Campylobacter spp., dei 225 campioni di pelle del collo i positivi sono stati 135 (60%), mentre 113 su 225 (50%) i campioni di pelle del petto dove si è rilevata la presenza del microrganismo. La tipizzazione molecolare in multiplex PCR (Wang et al., 2002) ha rilevato una distribuzione quasi sovrapponibile, in termini di percentuali, delle diverse specie di Campylobacter tra le tre diverse matrici.

É stata osservata una stagionalità nella prevalenza del Campylobacter spp. sia nelle feci che nelle pelli di collo e petto, in linea con quanto affermato in studi sia italiani ( Manfreda, G. et al., 2006.) che europei ( Boysen, L. et al., 2011.; EFSA, 2010a.). Considerando l'andamento delle positività nelle diverse stagioni, si evidenziano picchi notevoli in corrispondenza dei mesi estivi e un numero minore, seppur stabile, di positività nelle stagioni fredde, nonostante le cariche erano sostanzialmente simili durante tutto l'anno. La durata del trasporto invece non sembra aver influito né sulla prevalenza né sulla carica del Campylobacter spp isolato dai broiler al macello, ovvero non si è riscontrata una diretta correlazione carica del microrganismo-durata del trasporto. L'intera collezione di C. coli e C. jejuni che era stata stoccata a -80°C in microbank opportunamente identificate, è stata rivitalizzata su AS al 5% globuli rossi di montone, a 41.5°C in condizioni di microaerofilia per 48h e ogni isolato è stato registrato sul sistema informativo SEAP dell' IZSAM (https://sorveglianza.izs.it/seap/) e inviati al Laboratorio Nazionale di Riferimento per il Campylobacter (IZSAM - Teramo) su tamponi con terreno di trasporto al carbone, a +4°C.

Il totale degli isolati inviati a Teramo è 418, di cui 133 C. coli e 285 C. jejuni. La MIC è stata effettuata su 296 isolati di cui 94 C.coli e 202 C.jejuni.
I risultati di PFGE e MLST sono ancora in lavorazione, ovvero verranno integrati nel corso del prossimo anno prendendo magari in esame anche i profili di restrizione e la sequenza di ceppi isolati in campo umano. È in corso una collaborazione tra IZSUM e LNR Campylobacter IZSAM volta a raccogliere i risultati ottenuti dal singolo laboratorio al fine di ottenere un lavoro d'insieme completo, armonico e di notevole spessore. Il prossimo obiettivo sarà la definizione delle eventuali correlazioni filogenetiche tra i ceppi di Campylobacter isolati , attraverso lo studio delle caratteristiche genotipiche e fenotipiche, collaborando con il Laboratorio Nazionale di Riferimento del Campylobacter (IZSAM-Teramo) e armonizzando i risultati di PFGE e MLST.

Vista la sempre crescente resistenza che i microrganismi dimostrano ai chemioterapici, continuerà a essere affrontato lo studio dell'antibiotico resistenza tramite l'elaborazione dei risultati ottenuti dalle MIC.
Verranno infine individuati i punti critici fisici e/o gestionali nella filiera avicola che favoriscono la contaminazione da Campylobacter. Un albero filogenetico "farm to fork" rappresenterebbe linfa nuova per un approccio mirato sulla gestione della filiera e sulle strategie di intervento, applicando l'intero studio anche sui ceppi umani raccolti dai laboratori ospedalieri.

Bibliografia

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EFSA (European Food Safety Authority), 2010d. Scientific Opinion on quantification of the risk posed by broiler meat to human campylobacteriosis in the EU. The EFSA Journal 8(1), 1437.

EFSA (European Food Safety Authority), 2011. Panel on Biological Hazards (BIOHAZ); Scientific Opinion on Campylobacter in broiler meat production: control options and performance objectives and/or targets at different stages of the food chain. EFSA Journal 9(4), 2105.

EFSA (European Food Safety Authority) and ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control), 2015. The European Union Summary Report on Trends and Sources of Zoonoses, Zoonotic Agents and Food-borne Outbreaks in 2014. EFSA Journal 13(12), 4329.

Gehua Wang, Clifford G. Clark, Tracy M. Taylor, Chad Pucknell, Connie Barton, Lawrence Price, David L. Woodward, and Frank G. Rodgers. Colony Multiplex PCR Assay for Identification and Differentiation of Campylobacter jejuni, C. coli, C. lari, C. upsaliensis, and C. fetus subsp. Fetus Journal of Clinical Microbiology, Dec. 2002, p. 4744-4747.

ISO (International Organization for Standardisation), 2006. Microbiology of food and animal feeding stuffs - Horizontal method for detection and enumeration of Campylobacter spp. Part 1: Detection method. ISO 10272-1:2006. Geneva, Switzerland: ISO.

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Manfreda, G., De Cesare, A., Bondioli, V., Stern, N.J., Franchini, A., 2006. Enumeration and identity of Campylobacter spp. in Italian broilers. Poultry Science, 85, 556 e 562.

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Standard operating procedure for pulsenet PFGE of Campylobacter jejuni http://www.pulsenetinternational.org/assets/PulseNet/uploads/pfge/PNL03_CampyPFGEprotocol.pdf.



OPEN REVIEW - Modulo per la "revisione aperta" di questo articolo, pubblicato sul numero 112/2019 di SPVet.it



Silenzi et al., 2019 - Valutazione della distribuzione della carica di Campylobacter spp. nei broiler al macello, tipizzazione molecolare degli isolati e studio dell'antibiotico resistenza
Silenzi et al., 2019 - Valutazione della distribuzione della carica di Campylobacter spp. nei broiler al macello, tipizzazione molecolare degli isolati e studio dell'antibiotico resistenza (SPVet.it 112/2019)

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Valutazione della distribuzione della carica di Campylobacter spp. nei broiler al macello, tipizzazione molecolare degli isolati e studio dell'antibiotico resistenza by Silenzi et al., 20198 is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
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