Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 93, Dicembre 2014 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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L'evoluzione dell'Anagrafe Apistica: da regionale a nazionale
The Honey Bee Registry evolution: from regional to national



Bianca Maria Figarolli, Annalisa Dettori, Andrea Felici, Eleonora Scoccia, Carmen Maresca


Abstract. The health and production status of honey bees, so far, has been relatively neglected by the Veterinary Public Health System. In fact, this one, has been more connected to the health monitoring of traditional livestock. However the latest outbreaks, related to the pupulation boost, first in Calabria then in Sicily Regions, of the "Aethina tumida - small hive beetle" and later on of the "Vespa velutina - Asian predatory wasp" in Liguria and Piedmont Regions, have highlighted the need to ensure the health management of apiaries. For this purpose we have studied the implementation of surveillance and control methods, as effective as to those used for other livestock species. Emergencies have shown that it is important to have an unique and updated beekeeping identification system, to provide basic data for epidemiological studies and determinations. This work was aimed to illustrate briefly purpose and mode of operation of the new beekeeping National Registry and to describe the previous registry (always based on the regional level) in view of its greater expansion

Riassunto. Lo stato sanitario e produttivo delle api mellifere è stato sinora, relativamente trascurato dalla Sanità Pubblica Veterinaria. Quest'ultima è sempre stata più legata al monitoraggio sanitario degli allevamenti zootecnici tradizionali. Tuttavia gli ultimi eventi epidemici legati all'apparizione, prima in Calabria e poi in Sicilia, di Aethina tumida e della Vespa velutina in Liguria e in Piemonte, hanno evidenziato la necessità di garantire una gestione sanitaria degli apiari. A tal fine sono state implementate metodiche di sorveglianza e controllo di efficacia ed assiduità pari a quelle impiegate per altri allevamenti zootecnici. Le emergenze hanno dimostrato come sia importante avere un sistema di anagrafe apistica unica e aggiornata, che fornisca i dati di base per elaborazioni di tipo epidemiologico. Questo lavoro ha avuto come obiettivo quello di illustrare brevemente le finalità e la modalità di gestione della nuova Anagrafe apistica nazionale e di descrivere la precedente anagrafe (sempre basata sul livello regionale) in vista di un suo maggiore potenziamento



Introduzione
Il mondo apistico è stato per molto tempo parzialmente trascurato dalla Sanità Pubblica Veterinaria, impegnata a fronteggiare problematiche ed emergenze sanitarie legate agli allevamenti zootecnici più tradizionali. Anche gli apicoltori hanno comunque preferito lavorare in un limbo sanitario virtuale che li poneva a metà strada tra l'Agricoltura e la Sanità permettendo di fatto una gestione anarchica dell'apiario. Le ultime epidemie legate all'apparizione, prima in Calabria e poi in Sicilia, di Aethina tumida e della Vespa velutina in Liguria e in Piemonte, hanno evidenziato la necessità di una gestione sanitaria degli apiari, tramite metodiche validate di sorveglianza e controllo, al pari degli altri allevamenti zootecnici.

Ma le stesse emergenze, e non solo quelle legate al mondo apistico, hanno dimostrato come sia importante avere un sistema di registrazione delle popolazioni in studio, e quindi degli apiari, a livello nazionale. I dati sanitari infatti non hanno nessuna valenza se non sono associati a denominatori adeguati; per cui risulta indispensabile l'esistenza di un'anagrafe apistica unica, aggiornata e completa che fornisca la base per elaborazioni di tipo epidemiologico.
Questo lavoro ha come obiettivo quello di illustrare brevemente le finalità e la modalità di gestione della nuova Anagrafe apistica nazionale e di descrivere la precedente anagrafe basata sul livello regionale utilizzando a titolo di esempio quella della Regione Umbria.

Metodi
Sono stati raccolti gli obiettivi, le informazioni e i dettami previsti dal Decreto interministeriale del 4 dicembre 2009, recante "Disposizioni per l'anagrafe apistica nazionale" (GU n. 93 del 22-4-2010), dalla Legge regionale della regione Umbria L.R. 26 novembre 2002, n. 24 e il successivo Regolamento regionale 15 luglio 2003, n. 10.

Risultati

Anagrafe regionale
Per quanto riguarda la Regione Umbria, le norme per l'esercizio e la valorizzazione dell'apicoltura sono state in precedenza emanate con la Legge regionale 26 novembre 2002, n. 24, e messe in atto con Regolamento regionale 15 luglio 2003, n. 10.
Questa legge sanciva l'obbligo, per ciascun possessore di alveari, di farne denuncia ogni anno ai sindaci dei comuni nel cui territorio erano localizzati tali alveari (art.6). La denuncia prevedeva la compilazione di un modulo in cui venivano indicati i dati dell'apicoltore (Nome, Cognome, ragione sociale), l'indirizzo di residenza, il recapito telefonico, il numero di registro dell'apiario, il comune di denuncia degli apiari e il numero degli alveari.
Inoltre, veniva istituita l'anagrafe regionale degli apicoltori e degli apiari presenti sul territorio umbro, per poter meglio monitorare sia l'aspetto produttivo, sia quello sanitario e per poter predisporre, qualora fosse necessario, piani di intervento (art.7). In aggiunta, l'articolo 2 della presente legge riporta delle definizioni specifiche relative al settore apistico, alcune delle quali vengono di seguito riportate:

La gestione dell'Anagrafe apistica regionale è appannaggio dell'Assessorato all'Agricoltura e Sviluppo rurale.

Anagrafe nazionale
A partire dal 19 gennaio 2015 è operativa l'anagrafe apistica nazionale, istituita con Decreto interministeriale del 4 dicembre 2009, recante "Disposizioni per l'anagrafe apistica nazionale" (GU n. 93 del 22-4-2010). L'anagrafe apistica nasce con lo scopo di valorizzare il patrimonio apistico, tutelandolo sia dal punto di vista sanitario, che economico-produttivo.
Questo sistema di identificazione e di registrazione degli apicoltori e degli apiari, su base nazionale, fornisce agli operatori del settore le informazioni a loro necessarie per poter intervenire nella stesura di eventuali piani di profilassi e di controllo sanitario, garantendo così al consumatore finale la qualità e la salubrità del miele e degli altri prodotti dell'alveare.
Le figure responsabili del funzionamento dell'Anagrafe sono diverse e includono (art. 3): "il proprietario degli alveari o la persona da lui delegata, le Associazioni apicoltori e altre strutture accreditate ad operare nella Banca Dati dell'Anagrafe Apistica nazionale (BDA), il Centro Servizi Nazionale dell'anagrafe zootecnica (CSN), istituito presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell' Abruzzo e del Molise di Teramo, i Servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali, l'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) quale responsabile del coordinamento e della gestione del Servizio Igiene Alimenti Nutrizione (SIAN); le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali".

Gli apicoltori hanno l'obbligo di registrarsi nella Banca Dati Nazionale (BDN) attraverso il Sistema Informativo Veterinario (https://www.vetinfo.sanita.it/) e di denunciare annualmente il possesso di alveari. A ciascun apicoltore viene assegnato un codice identificativo univoco sul territorio nazionale, in sostituzione del già esistente numero della tabella identificativa, assegnato su base regionale. Tale codice viene attribuito dall'Azienda USL competente per territorio, sulla base della sede legale dell'apicoltore (codice fiscale), indipendentemente dalla collocazione di ogni singolo apiario, che potrebbero trovarsi su territori di competenza di diversi Servizi Veterinari. Il codice alfanumerico è costituito da 10 caratteri: 2 lettere relative al codice ISO dello Stato italiano (IT); 3 cifre per il codice ISTAT relativo al Comune dell'Azienda USL di competenza e sede legale dell'apicoltore; 2 lettere per la sigla della provincia; 3 cifre finali che indicano il numero progressivo assegnato all'azienda su base comunale (Es. IT039PG001).

Nel caso di allevamenti apistici, si rende necessario il registro d'allevamento, che permette di raccogliere tutta la documentazione relativa all'attività svolta (documenti di trasporto, bolle, fatture, ecc).
Tutte le procedure operative e la modulistica necessarie all'attivazione e al corretto funzionamento dell'anagrafe sono contenute nel "Manuale operativo per la gestione dell'anagrafe apistica nazionale", previsto dall'art. 5 e approvato con Decreto Ministeriale dell'11 Agosto 2014.

Conclusioni
L' Anagrafe apistica della Regione Umbria ha fornito dati utili relativamente alla situazione degli apiari nel territorio regionale. Il flusso dati è molto semplice ma sfortunatamente le informazioni e l'aggiornamento delle stesse non sono tempestivi, infatti la norma prevede che gli apicoltori debbano denunciare dal 1 settembre al 31 ottobre di ogni anno ai Sindaci dei Comuni nel cui territorio sono localizzati gli alveari e poi dai singoli comuni l'informazione passa alla Regione entro il 31 dicembre dello stesso anno, ma non sempre la tempistica viene rispettata. Non è poi previsto un accesso immediato alle informazioni da parte dei veterinari delle Aziende USL.

Il merito maggiore dell'Anagrafe apistica nazionale è quello di uniformare la registrazione degli apiari rendendo omogenee le informazioni relative agli stessi su tutto il territorio nazionale. La mancanza di identificazione geografica dell'apiario fa sorgere qualche perplessità (infatti nell'anagrafe nazionale è prevista la registrazione della sede legale dell'apicoltore) perché impedisce qualsiasi possibilità di analizzare e processare in forma grafica ed analitica dati geografici.
A parte ciò una valutazione completa della bontà di questo sistema si potrà effettuare solo tra qualche tempo quando l'Anagrafe apistica nazionale funzionerà a pieno regime.

Bibliografia

Decreto interministeriale del 4 dicembre 2009, recante "Disposizioni per l'anagrafe apistica nazionale" (GU n. 93 del 22-4-2010)

Portale dei Sistemi Informativi Veterinari. https://www.vetinfo.sanita.it/

Regione Umbria, Legge regionale 26 novembre 2002, n. 24 - "Norme per l'esercizio e la valorizzazione dell'apicoltura in Umbria" (Bollettino Ufficiale n. 54 del 11/12/2002)

Regolamento regionale 15 luglio 2003, n. 10, "Regolamento di attuazione della L.R. 26.11.02, n. 24 - Norme per l'esercizio e la valorizzazione dell'apicoltura in Umbria". Bollettino Ufficiale Regionale n. 30 del 23/07/2003 suppl. ord. n. 1




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L'evoluzione dell'Anagrafe Apistica: da regionale a nazionale by Figarolli B. M., et al., 2015 is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
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