Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 97, Agosto 2016 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#632

torna alla copertina della rivista
torna all'indice generale di SPV

Studio di una gabbia prototipo "animal friendly" per l'allevamento del coniglio: dati preliminari

Prototype of an "animal friendly" cage, for the breeding of rabbits: preliminary data


Livia Moscati(1), Valentina Cambiotti(1), Cecilia Righi(1), Melania Martino(2), Simona Mattioli(2), Alessandro Dal Bosco(2)




(1) Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, Perugia, Italy
(2) Department of Agricultural, Food and Environmental Science, University of Perugia, Italy



Abstract. In Europe there was an increased interest in the "ethical quality" of animal husbandry, leading to study breeding systems that level of welfare, without impairment of environmental sustainability, economy and food security. Italy is still the world's second largest rabbit meat producer (after China). Under this light the aim of this study was to evaluate alternative animal- friendly housing system for rabbit does and kits. The experiment was made using cages prototypes. These last were characterized by two separate floors and interior spaces divided by removable partitions and utilized based on the stages of reproductive cycle. In particular the upper floor was used for the bunnies nutrition after weaning while in the ground floor were housed rabbits does for the entire length of her reproduction cycle. Sixteen White New Zealand nulliparous does were artificially inseminated and divided in two groups:
- Control group (C) housed in two standards cages;
- Experimental group (S) housed in two colony cages with septa: the septa of the experimental cages were used five days before welping and removed a week after.
Rabbits, for three consecutive reproductive cycles, have been checked for the following parameters: receptivity (by examination the redness and swollen of the vulva, otherwise not), fertility, number of born and weaned rabbits, milk production in the first sixteen days of lactation, kits' weight both at birth and at weaning. Moreover blood samples from the marginal vein were collected to all rabbits for evaluate the oxidative status (ROMs e PAO) and innate immunity (Haemolytic Complement Assay, Lysozyme, Serum Bactericidal Activity (SBA), Total proteins, Albumin, α-globulin, β-globulin, γ-globulin, Haptoglobin) in the following periods:
- T0 a week before the release on colony cage;
- T1 a week after going into colony cage;
- T2 a week after delivery, corresponding to the removing of the partitions in the S group;
- T3 at time of kits weaning.
Data were analyzed using a linear model package STATA (2015). The level of statistical significance was set at P <0.05. The (S) groups showed higher overall productivity results than C groups. Regarding the innate immunity, it was observed that lysozyme is strongly affected by type of farming. This test showed higher values in the post partum period of C group rabbits, highlighting a state of suffering of these animals as a result of continuous nest invasion by other animals. Low levels of complement indicate a predisposition to infection. Also for this parameter it was observed a significantly lower level in rabbits of group (C) to seven days after birth. This study demonstrates that the innate immunity parameters are a useful tool to evaluate an animal friendly housing system. Moreover also the evaluation of the oxidative status showed differences upon breeding system and the physiological status. In particular higher consumption of antioxidant molecules was found in group (C) rabbits, the same group that had a major stressfull conditions related to the delivery. With the progression of the productive cycle there was an increasing of both the ROS plasmatic levels and the antioxidant capacity (PAO) as a consequence of peroxide overproduction. In support of this physiological pathway was the observation of TBARS values that showed an opposite trend. Finally some behavioral activity were evaluated using images recoded by Observer TX Noldus. The behavioral monitoring showed a better performance of the ethological background in the colony cages where was possible to observe a well established hierarchies without aggression behavior. The critical point of this breeding model is probably related to the nesting behavior. Indeed the nesting interchange made from rabbits is an interesting ethological component but should induce too much stress for the kits during lactation.

Riassunto. In Europa si assiste ad un crescente interesse per la "qualità etica" dell'allevamento animale, che porta a studiare sistemi di allevamento che possano incrementare il livello di benessere senza compromettere la sostenibilità ambientale, la redditività garantendo la continuità dell'approvigionamento alimentare. L'Italia è tutt'ora il secondo maggior produttore di carne di coniglio (dopo la Cina). In questa fattispecie la motivazione del presente studio è di valutare sistemi alternativi e "amichevoli" per l'abitazione di fattrici e piccoli L'esperienza è stata effettuata utilizzando particolari modelli di gabbie. Queste sono state caratterizzate da due piani separati e spazi interni compartimentati da pareti rimovibili, posizionate a seconda dello stadio del ciclo riproduttivo degli animali. In particolare il piano superiore è stato utilizzato per la nutrizione dei piccoli dopo lo svezzamento, mentre il piano inferiore ha ospitato la fattrice per l'intero ciclo riproduttivo. Sedici femmine nullipare di razza Bianca Nuova Zelanda sono state inseminate artificialmente e divise in due gruppi.
- un gruppo di controllo (C) ospitatio in due gabbie standard;
- un gruppo sperimentale (S) ospitato in due gabbie con setti: I setti sono stati posizionati cinque giorni prima del parto e rimossi una settimana dopo.
Per tre cicli riproduttivi consecutivi, sono stati controllati per i seguenti parametri: recettività (tramite esame di rigonfiamento ed arrossamento della vulva); fertilità, numero di coniglietti nati e svezzati, produzione di latte nei primi sedici giorni di lattazione, peso dei cuccioli sia alla nascita che allo svezzamento. Oltre a ciò, sono stati prelevati da tutti i conigli dei campioni di sangue dalla vena auricolare, al fine di valutare lo stato ossidativo (ROMs e PAO). E l'immunità innata (saggio del complemento emolitico, lisozima, attività della battericidia serica (SBA), proteine totali, albumina, α-globulina, β-globulina, γ-globulina, Aptoglobina ) nei periodi seguenti:
- T0 una settimana prima della collocazione nelle gabbie;
- T1 una settimana dopo l'entrata nelle gabbie;
- T2 una settimana dopo il parto, corrispondente alla rimozione dei setti separatori nel gruppo (S);
- T3 allo svezzamento dei coniglietti.
I dati sono stati analizzati utilizzando un modello lineare (package STATA 2015). Il livello di significatività statistica è stato impostato a p<0.05
Il gruppo (S) ha mostrato una generale, maggiore produttività rispetto al gruppo (C). Riguardo all'immunità innata, è stato osservato che il lisozima è fortemente influenzato dal tipo di allevamento. Questo test ha evidenziato più alti valori di immunità nel gruppo (C) di conigli nel periodo post parto, segnalando uno stato di sofferenza di questi, in conseguenza di continue incursioni di altri animali nel loro nido. Bassi livelli di complemento indicano una predisposizione alle infezioni. Anche per questo parametro, è stato osservato un livello significativamente minore nel gruppo (C) a sette giorni dalla nascita. Lo studio ha dimostrato che i parametri di immunità innata sono utili per valutare un sistema accogliente di allevamento del coniglio. Oltre a ciò, la valutazione dello stato di ossidazione ha mostrato differenze a seconda del Sistema di allevamento adottato e dello stato fisiologico dell'animale. In particolare un alto consumo di molecole antiossidanti è stato riscontrato nel gruppo di conigli (C), lo stesso che aveva condizioni di maggiore stress in relazione al parto. Con il procedere del ciclo produttivo, c'è stato un incremento di entrambi i livelli di (ROS) plasmatico e capacità antiossidante (PAO), come conseguenza della sovraproduzione di perossidi. A supporto di questa via fisiologica si è osservato che i valori (TBARS) hanno mostrato una tendenza opposta. Infine alcune caratteristiche comportamentali sono state valutate utilizzando "Observer TX Noldus". Il monitoraggio del comportamento ha mostrato una migliore performance nelle gabbie dove è stato possibile osservare una gerarchia ben stabilita senza comportamenti aggressivi. Il punto critico di questo modello di allevamento è probabilmente relazionato al comportamento nel nido. In effetti il cambiamento di nido fra animali è una componente di notevole interesse etologico, ma genera stress eccessivo per i coniglietti durante la lattazione



Introduzione
Il benessere degli animali da reddito è un tema che sta diventando sempre più pressante e stringente, a causa del grande interesse che suscita nell'opinione pubblica.
A seguito delle emergenze sanitarie negli ultimi anni, l'attenzione dei consumatori si è focalizzata dapprima sulla qualità e salubrità dei prodotti di origine animale e in seguito sulla sostenibilità e sulla eticità delle produzioni, soprattutto se di tipo intensivo. I consumatori sono sempre più sensibili al benessere animale anche perché, vivendo principalmente nei grandi centri urbani, hanno perso contatto con la realtà zootecnica.
Non si può comunque negare che i tempi siano cambiati e che la percezione stessa che tutti noi abbiamo degli animali sia decisamente mutata. La zootecnia e gli allevatori si sono evoluti, pertanto non è più oggettivamente accettabile che gli animali siano allevati in condizioni non idonee.
A tale proposito, la Commissione Europea ha elaborato un piano d'azione per il benessere e la protezione degli animali. Fino ad ora non sono state emanate disposizioni specifiche in merito al benessere del coniglio in allevamento intensivo e infatti, per tale specie, mancando un quadro normativo di riferimento, valgono le indicazioni riportate nella direttiva 98/58/CE e nel Decreto Legislativo 146/2001. Tuttavia, facendo considerazioni etologiche di carattere generale, sono state già intraprese diverse azioni atte a modificare gli attuali sistemi di allevamento affinché possano garantire migliori condizioni di benessere.

È sempre più evidente, inoltre, che animali sani e allevati in buone condizioni igienico-sanitarie producano meglio e di più. Fattori di stress e condizioni di scarso benessere potrebbero predisporre maggiormente gli animali a patologie; ciò potrebbe diventare un rischio per i consumatori oltre ad essere una perdita economica per l'allevatore.
Le limitazioni di movimento, di contatto fra i consimili e di espressione di un normale repertorio comportamentale, tipiche delle attuali condizioni di allevamento, hanno portato ad una crescente attenzione verso le modalità di stabulazione delle fattrici e del coniglio all'ingrasso, favorendo la diffusione dell'allevamento in gabbie collettive (Szendro e Dalle Zotte, 2011).
L'allevamento dei conigli in gabbie collettive, contenenti gruppi numerosi e a densità elevate, può tuttavia produrre problematiche non solo da un punto di vista delle caratteristiche delle carcasse se la macellazione è effettuata dopo le dieci settimane di età, ma anche la comparsa di comportamenti aggressivi e competitivi che cominciano a verificarsi con la maturità sessuale e durante le fasi più critiche della gestazione delle fattrici.

Materiali e Metodi
Sedici coniglie di razza Bianca di Nuova Zelanda nullipare sono state inseminate artificialmente e trasferite in quattro gabbie colonia come segue:
- Gruppo colonia standard (C);
- Gruppo colonia con setti (S): cinque giorni prima del parto i setti divisori venivano chiusi e riaperti una settimana dopo di esso.

Le gabbie con setti erano costituite da due piani separati e pareti interne rimovibili in modo da gestire le diverse fasi di allevamento (singolo e/o in colonia) in funzione delle esigenze del ciclo produttivo. Nel piano superiore della gabbia veniva gestito l'ingrasso dei coniglietti dopo lo svezzamento; nel piano inferiore rimanevano le fattrici per tutto il ciclo riproduttivo. Per l'elaborazione dei dati è stato utilizzato un modello di regressione lineare STATA (2015) ed il livello di significatività statistica è stato fissato con un P < 0.05.

Analisi

Prestazioni Produttive
Sono stati fatti rilievi produttivi in entrambi i gruppi sperimentali nei tre cicli riproduttivi, prendendo in esame parametri quali la ricettività (iperemia e tumefazione vulvare), la fertilità, il numero di conigli nati e svezzati, la produzione di latte nei primi sedici giorni di lattazione , e il peso dei cuccioli sia alla nascita sia allo svezzamento.

I Parametri di Immunità innata studiati sono stati i seguenti: lisozima (Osserman and Lawlor, 1966), battericidia (Amadori et al., 1997) , complemento emolitico (Seyfarth, 1976). Le proteine totali sono state analizzate tramite analizzatore automatico Sclavo Diagnostics for System Konelab Series (SI-Italy), mentre le frazioni proteiche del siero (albumina, α-globulina, β-globulina, γ-globulina) sono state valutate tramite elettroforesi su acetato di cellulosa. L'aptoglobina (Hp) è stata determinata usando un kit commerciale (Tridelta Development Ltd, Kildare, Ireland). Per entrambi i gruppi sperimentali sono stati presi in esame tre cicli riproduttivi ed i prelievi sono stati effettati nei seguenti periodi critici:
o T0: una settimana prima dell'immissione in gabbia colonia;
o T1: una settimana dopo l'immissione in gabbia colonia;
o T2: una settimana dopo il parto, corrispondente all'apertura dei setti;
o T3: allo svezzamento dei coniglietti.
Rilievi Comportamentali: sono stati eseguiti rilievi comportamentali, durante tutto il periodo delle prove, utilizzando l'acquisitore di immagini Observer TX Noldus.

Risultati e Discussione

Prestazioni Produttive
Le prestazioni delle coniglie e delle loro progenie sono state influenzate in misura rilevante dal sistema di allevamento. Le gabbie colonia con i setti hanno riscontrato buone performance e indici di produttività globale, anche rispetto alle gabbie convenzionali. (Bilko e Altbacker, 2000; Verga et al. 2004) Nella gabbia colonia con setti S, la separazione delle coniglie 5 giorni prima del parto tramite l'introduzione dei setti interni, ha permesso di diminuire al massimo, durante questo periodo di forte stress, le competizioni per il nido tra le fattrici e la frequenza di aggressioni. Si presume, infatti, che lo stress induca un aumento dei livelli plasmatici di prolattina che influenza negativamente le funzioni riproduttive (Kermabon et al. 1995).
Gosalvez L.F (1995) indica che lo stress può ridurre la fertilità modificando la frequenza e l'ampiezza degli impulsi LH. Immunità innata.


I dati ottenuti in questa prova evidenziano che tutti gli animali godevano di un buono stato sanitario al momento dell'inizio della prova e che comunque il loro sistema immunitario naturale si è dimostrato efficiente fino a fine prova. Per ciò che concerne il lisozima, va ricordato che si tratta di un potente enzima antibatterico (Sotirov e Konarski, 2003), in grado di svolgere un'azione sinergica con la risposta immunitaria umorale e con i fattori del complemento. La titolazione del lisozima sierico permette di conoscere lo stato di funzionalità del sistema monocitario-macrofagico e di individuare la presenza di stati flogistici. Nella presente prova, i valori di lisozima osservati nel periodo post-partum nelle coniglie in gabbia S, sono inferiori, in modo statisticamente significativo, a quelli delle coniglie del gruppo C (Tabella 1). Questo dato può essere spiegato come indice di sofferenza di questi animali in conseguenza delle continue invasioni di nido da parte di altri soggetti.

La titolazione semi-quantitativa del complemento emolitico, viene utilizzata per studiare la competenza immunitaria dell'ospite nei confronti dei patogeni ambientali o di patologie a sfondo flogistico sub-acuto, cronico e per rilevare lo stato di welfare ambientale: un ambiente fortemente contaminato impegna il sistema immunitario dell'animale incrementando il rischio di insorgenza di forme patologiche infettive. Anche per questo parametro sono stati rilevati, nei prelievi T1 e T3 livelli di complemento inferiori nel gruppo C rispetto al gruppo S (Tabella 1).

Tabella 1.  Monitoraggio e confronto dei parametri di immunità innata nei due gruppi di animali (gruppo colonia standard e gruppo colonia con setti), nei diversi periodi T0, T1, T2 e T3


Il tracciato elettroforetico ha rilevato differenze significative per la concentrazione sierica di β-globuline nei tempi T2 e T3 (Tabella 1). Le principali proteine, che appartengono alla frazione delle β-globuline, sono proteine di fase acuta come la Siero Amiloide A, e la Proteina C Reattiva, alcune frazioni del complemento (C3 e C4), mentre alcune immunoglobuline come le IgM e le IgA possono estendersi dalla regione β2 alla regione γ2 del tracciato elettroforetico (Kaneko, 1997).
Questo dato indica la presenza di uno stato flogistico, anche sub acuto, negli animali appartenenti al gruppo C. Tutto ciò è avvalorato anche dai risultati riguardanti l'Aptoglobina. L'Hp è una glicoproteina di trasporto (α-2-globulina) che lega in maniera irreversibile l'emoglobina libera (Murray e Connel 1960).
Il complesso covalente emoglobina - aptoglobina viene eliminato dal circolo dai macrofagi presenti nel fegato e nella milza, che provvedono al recupero degli aminoacidi della globina e del ferro dell'eme. La funzione fisiologica dell'aptoglobina è soprattutto il permettere il recupero del ferro quando i globuli rossi, al termine della loro vita in circolo, vengono distrutti (emolisi fisiologica).

L'aptoglobina si trova in quasi tutti i liquidi corporei; è sintetizzata nel fegato e, in condizioni normali, la concentrazione di aptoglobina in circolo risulta dall'equilibrio tra la sintesi epatica e l'eliminazione: se la funzione di sintesi del fegato è normale, una diminuzione della concentrazione indica un'aumentata eliminazione e quindi un aumento dell'emolisi. La concentrazione di aptoglobina è perciò inversamente proporzionale all'entità dell'emolisi; quando la capacità di legare emoglobina è superata, l'emoglobina resta libera nel sangue e viene eliminata con le urine (vedi emoglobina libera). L'aptoglobina si comporta anche con "proteina di fase acuta" (Eaton et al. 1982), aumenta insieme ad altre (per es. Proteina C Reattiva) negli stati infiammatori: in presenza contemporanea di infiammazione ed emolisi la concentrazione di aptoglobina è perciò più difficile da interpretare. Quindi una concentrazione di aptoglobina sierica, nel prelievo T3, significativamente superiore nel gruppo C, avvalora l'ipotesi della presenza di stati flogistici che hanno ad alterare lo stato di benessere degli animali.

Rilievi Comportamentali
Nella gabbia colonia si sono stabilite delle gerarchie ben delineate e non si sono verificati fenomeni di aggressività e/o comportamenti anomali tali da ridurre le performance riproduttive delle coniglie. La gabbia colonia così concepita, ha permesso alle fattrici un maggior movimento e la possibilità di estrinsecare un repertorio comportamentale e sociale molto più vasto. Il punto critico di questa tecnica è probabilmente legato all'adattamento al nido che dovrà essere meglio approfondito in quanto gli scambi di nidiata che le fattrici hanno effettuato, se da un punto di vista etologico rappresentano un'interessante acquisizione, dal punto di vista produttivo potrebbero comportare uno stress troppo forte per i coniglietti nei primi giorni di allattamento.

Conclusioni
Il presente studio ha permesso di acquisire delle informazioni utili nella prospettiva di un adeguamento delle normative comunitarie, considerando che fino ad oggi, le molteplici ricerche svolte in questo ambito non hanno fornito risultati esaustivi.
Il periodo più critico e stressante per le coniglie risulta il periodo intorno al parto (30-37 giorni) in cui, nel gruppo, si assiste ad un aumento di aggressività delle fattrici: (morsi, aggressioni, monte per dominanza). Questa problematica è stata, in parte, risolta utilizzando la gabbia colonia con setti interni; nel periodo critico le fattrici, separate tramite l'introduzione di setti divisori, hanno ridotto al massimo le aggressioni. I risultati ottenuti indicano che la gabbia utilizzata in questa prova ha permesso di ridurre le aggressioni e lo stress a cui sono sottoposte le fattrici in gabbia colonia classica, pur fornendo agli animali una possibilità di movimento, di espressione del repertorio comportamentale e sociale rispettosa delle necessità di questa specie.

Bibliografia

Amadori M., Archetti I.L., Frasnelli M., Bagni M., Olzi E., Caronna G., Lanteri M. (1997) An Immunological Approach to the Evaluation of Welfare in Holstein Frisian cattle. Journal Veterinary Medicine B. 44, pag. 321-327.

Bilkó A. and Altbäcker V. (2000). Regular handling early in the nursing period eliminates fear responses toward human beings in wild and domestic rabbits Developmental Psychobiology Volume 36, Issue 1, pag. 78-87.

Eaton J.W., Brandt P., Mahoney J.R., Lee J.T. (1982) Haptoglobin: a natural bacteriostatic. Science Volume 215,Issue 4533, pag. 691- 693.

Gosalvez L.F., Alvariño J.M.R., Diaz P., Tor M. (1995) Influence of age, stimulation by PMSG or flushing on the ovarian response to LHRH a in young rabbit females. World Rabbit Sci., 2, pag. 41-45.

Kaneko J.J. (1997). Serum proteins and the dysprotidemias. In: Clinical biochemistry of domestic animals. 5th Ed. Academic Press, London, UK.

Kermabon, A.Y., Prunier, A., Djiane, J. & Salesse, R. (1995) Gonadotropins in lactating sows exposed to long or short days during pregnancy and lactation: serum concentrations and ovarian receptors Biol. Reprod. 53, pag. 1095-1102.

Murray R. K. and Connell G. E. (1960) Elevation of Serum Haptoglobin in Rabbits in Response to Experimental Inflammation Nature 186, pag. 86.

Osserman EF, Lawlor DP. (1996) Serum and urinary lisozime (muramidase ) in monocytic and monomyelociticleukemia. J. Exp. Med. 124: pag. 921-952.

Seyfarth M. (1976) Virologische Arbeits-Methoden. 1st VEB, Fisher, Jena, pag. 145-148. .

Sotirov L. and Koinarski V., (2003) Lysozyme and complement activities in broiler-chickens with coccidiosis. Revue Méd. Vét., 154, 12, pag. 780-784.

Szendröa Zs., A. Dalle Zotteb (2011) Effect of housing conditions on production and behaviour of growing meat rabbits: A review Livestock Science Volume 137, Issues 1-3, pag. 296-303.

Verga M., Castrovilli C., Ferrante V., Grilli G., Heinzl E., Luzi F., Toschi I.; 2004; Effetti della manipolazione e dell'arricchimento ambientale su indicatori integrati di "benessere" nel coniglio.; Coniglicoltura Vol 2; EDAGRICOLE; pag. 26-35.




OPEN REVIEW - Modulo per la "revisione aperta" di questo articolo, pubblicato sul numero 97/2016 di SPVet.it



L. Moscati et al. Studio di una gabbia prototipo
L. Moscati et al. Studio di una gabbia prototipo "animal friendly" per l'allevamento del coniglio: dati preliminari. (SPVet.it 97/2016)



Creative Commons License
Studio di una gabbia prototipo "animal friendly" per l'allevamento del coniglio: dati preliminari by Moscati L. et al., 2016 is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.
Permissions beyond the scope of this license may be available at http://indice.spvet.it/adv.html.