Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 98, Ottobre 2016 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#636

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Definizione e validazione della popolazione canina in Umbria: analisi descrittiva dei cani deceduti
Definition and validation of the canine population in Umbria (Italy): descriptive analysis of deceased dogs


Eleonora Scoccia, Annalisa Dettori, Andrea Felici, Bianca Maria Figarolli, Carmen Maresca



Abstract. The establishment of regional registers allowed the population of dogs residing in a given territory (and those still alive, both deceased), to be properly identified and used as the denominator in the field of public health, to estimate the extent of some phenomena such as tumors, poisonings, zoonoses and calculate specific mortality rates and mortality. The purpose of this work was to provide a descriptive analysis of deceased dogs and enrolled the dog registry and lay the basis for a larger study on causes of death

Riassunto. L'istituzione delle anagrafi regionali ha permesso che la popolazione dei cani residenti in un determinato territorio (sia quelli ancora in vita, sia che i deceduti), potesse essere correttamente individuata ed utilizzata come denominatore in ambito di sanità pubblica, per stimare l'entità di alcuni fenomeni come tumori, avvelenamenti, zoonosi e calcolarne i tassi di mortalità specifica e di letalità. L'obiettivo di questo lavoro è stato quello di fornire un'analisi descrittiva dei cani deceduti e regolarmente iscritti all'anagrafe canina umbra e di porre le basi per uno studio più ampio sulle cause di morte



Introduzione
Attraverso le norme nazionali (Legge 281/1991 1) sulla tutela degli animali d'affezione e la lotta al randagismo (Legge n. 281 del 1991 e successive) che stabiliscono l'obbligo da parte dei proprietari di registrare i propri animali all'anagrafe canina regionale, le popolazioni canine residenti in un determinato territorio risulterebbero ben note, presupponendo però un inserimento del dato corretto e aggiornato. In Umbria l'anagrafe canina, inserita nel Sistema Informativo Veterinaria Alimenti (SIVA), è stata avviata inizialmente con un programma sperimentale di identificazione elettronica dei cani mediante il microchip (D.G.R. 1412/2002 2) attraverso l'attuazione da parte della Giunta Regionale della delibera D.G.R. n. 1412 del 17.10.2002 (successivamente modificata ed integrata) con cui è stato dato l'avvio al programma e in seguito nel 2005 recependo l'Accordo stabilito tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome, è stato reso obbligatorio l'impiego del microchip come unico sistema identificativo, stabilendo così l'istituzione dell'anagrafe canina e la creazione di una banca dati informatizzata. Tra la popolazione dei cani residenti in un determinato territorio (3 Scoccia et al., 2016), una giusta considerazione merita la popolazione dei cani deceduti; se da un lato la conoscenza degli animali presenti in vita è indispensabile per individuare correttamente i denominatori da impiegare per il calcolo di tassi di incidenza e prevalenza di specifici fenomeni come i tumori, i dati derivanti dai cani deceduti possono essere impiegati per calcolare i tassi di mortalità, morbilità e letalità di specifiche patologie o per quantificare eventi come i decessi per avvelenamento. L'obiettivo di questo lavoro è stato quello di fornire una descrizione dei cani deceduti residenti nel territorio umbro e porre le basi per uno studio più ampio basato sull'analisi delle specifiche causali di decesso registrate per ciascun cane regolarmente iscritto nell'anagrafe regionale.

Materiali e metodi
La fonte primaria dei dati per l'analisi della popolazione dei cani presenti in Umbria è stata l'anagrafe canina inserita nel sistema informativo SIVA della Regione Umbria.
Dall'estrazione dei cani regolarmente iscritti in anagrafe al 31 dicembre 2013 sono stati estrapolati i cani deceduti con data di decesso ed inoltre sono stati conteggiati tra i deceduti anche i cani senza causale di decesso ma con oltre 20 anni di età.

L'analisi dei dati relativi è stata fatta considerando le seguenti variabili:


La taglia degli animali è stata categorizzata in tre gruppi: taglia piccola/toy/nana, taglia media e taglia grande.

L'Età. L'età è stata categorizzata nelle classi elencate in base all'anno di nascita: 0-2; 3-5; 6-8; 9-11; 12-14; 15-20.

Risultati
In totale i cani deceduti sono risultati 62.292 così suddivisi: 29.580 deceduti appartenenti all'Azienda USL Umbria 1 e 32.712 all'USL Umbria 2 (USL del veterinario).
I 62.292 cani, sulla base della causale e data di decesso e del limite di età, erano suddivisi come segue:
Il denominatore utilizzato di seguito per l'analisi descrittiva dei cani deceduti è stato di 60.352 cani, in questo numero erano compresi quei cani di cui si disponevano con certezza tutte le informazioni; 28.815 di questi registrati in USL Umbria 1 e 31.537 in USL Umbria 2. I cani di sesso maschile sono risultati 30.655 (50,8%) e quelli di sesso femminile 29.697 (49,2%); il dettaglio è riportato in figura 1.

Figura 1. Distribuzione percentuale dei cani deceduti per sesso
Figura 1. Distribuzione percentuale dei cani deceduti per sesso


Considerando il parametro "razza", si è potuto osservare che le razze riconosciute con codice FCI presenti nel gruppo dei cani deceduti sono risultate 183 (di cui 8 razze presenti solo in questo gruppo e 175 razze comuni anche al gruppo dei cani vivi), distribuite in tutti e 10 i gruppi FCI (figura 2).

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Figura 2. Distribuzione dei cani deceduti per gruppo FCI di appartenenza e sesso


Il totale dei cani di razza FCI è risultato essere di 41.232; 203 cani di razza non riconosciuta e 18.917 cani meticci/incrocio.
Il numero di cani per classi di età (suddivise in sei categorie in base all'anno di nascita) è mostrato di seguito:



Come si può notare nelle classi centrali non c'è una netta differenza, ma si può osservare un numero maggiore di decessi in quella tra 9 ed 11 anni seguita dalle due classi dei 3-5 e dei 6-8 anni.
Con la suddivisione per sesso e classe di età, le percentuali ottenute sono state simili: le femmine rispetto ai maschi sono risultate in numero leggermente superiore per le seguenti fasce di età al decesso: 9-11, 12-14; 15-20, viceversa, per le restanti classi di età (0-2, 3-5 e 6-8 anni) sono risultati in numero maggiore i cani maschi (tabella 1).

Tabella 1: distribuzione dei cani deceduti per classe d'eta' e sesso


Grazie alla data di decesso, è stato possibile rappresentare la distribuzione dei cani per età al decesso e non solo per classi di età. Nella figura 3 l'istogramma dell'età dei cani di razza.

Figura 3. Distribuzione dei cani di razza per età al decesso
Figura 3. Distribuzione dei cani di razza per età al decesso


È stata inoltre eseguita una valutazione del numero di decessi in relazione alla classe d'età (tabella 2), considerando le seguenti 10 razze (con codice FCI) con maggior consistenza numerica.



Tabella 2: numero di decessi (con percentuale sul totale di razza) in relazione alla classe d'età per le 10 razze più numerose


Il numero più alto di decessi per le fasce di età 0-2 e 3-5 è stato registrato tra i cani della razza Segugio maremmano (33% e 42% rispettivamente per fascia di età); il Segugio italiano a pelo raso è risultata la razza con più decessi per la classe 6-8 (24%); il Pastore tedesco quella con maggior numero di decessi per le classi 9-11 (35%) e 12-14 (22%); per la classe 15-20, la razza con più decessi è risultata l'Epagneul breton (10%).

Per quanto riguarda i soli cani meticci organizzati in classi di età, i risultati ottenuti sono stati i seguenti: 3.340 (18%) cani deceduti con età compresa tra 0 e 2 anni; 3.239 cani (17%) avevano età compresa tra 3 e 5 anni; 3.156 (17%) cani rientravano nella classe 6-8 anni; 3.636 (19%) nella classe 9-11 anni; le classi 12-14 anni e 15-20 anni comprendevano rispettivamente 3.672 cani (19%) e 1.874 cani (10%). Nella figura 4 è stata rappresentata la distribuzione dell'età al decesso dei cani meticci.

Figura 4. Distribuzione dei cani meticci per età al decesso
Figura 4. Distribuzione dei cani meticci per età al decesso


Le causali di iscrizione in anagrafe sono state le seguenti (tabella 3): accalappiamento (n. 2.893; 4,8%), acquisto da fuori territorio (n. 372; 0,6%), affido da fuori territorio (n. 13; 0,02%), iscrizione per trasferimento da fuori territorio (n. 127; 0,2%), nascita/possesso (n. 56.947; 94,4%).

Tabella 3: numero di cani deceduti per tipologia di iscrizione in anagrafe


Tra i cani deceduti (n. 60.352), 58.229 risultavano avere una residenza certa, mentre 2.123 ne erano sprovvisti. I cani con residenza comprendevano 40.768 cani di razza riconosciuta FCI, 17.286 meticci/incroci e 175 cani di razza non riconosciuta ENCI senza codice FCI. La stessa suddivisione è stata fatta anche per i cani senza residenza: 471 sono risultati di razza riconosciuta FCI, 1.631 erano meticci e 21 di razza non riconosciuta ENCI/FCI (tabella 4). Per quanto riguarda, invece, i cani a cui non era stato assegnato il Comune di residenza, sono risultati associati a due causali di registrazione in anagrafe: accalappiamento (n. 2.074) e nascita/possesso (n. 49). In particolare, i cani accalappiati corrispondevano ai cani randagi che prima di essere catturati non erano dotati di microchip.

Tabella 4: tipologia dei cani deceduti per residenza e razza


Tutti i cani deceduti in Umbria a cui è stato assegnato il Comune di residenza, sono stati riportati di seguito nella mappa tematica (figura 5).



Figura 5. Distribuzione dei cani deceduti in Umbria
Figura 5. Distribuzione dei cani deceduti in Umbria


Conclusioni:
Le razze maggiormente rappresentate tra i cani deceduti corrispondono alla maggior parte delle razze incluse nella popolazione dei cani viventi in Umbria; le prime 10 razze, se si escludono il Pastore tedesco e il Cane da pastore maremmano abruzzese, sono tutte razze adibite alla caccia. Dall'analisi dei dati dei cani deceduti, in particolare in riferimento all'età, si possono osservare due picchi di mortalità che corrispondono all'età giovanile e adulta e che coincidono con il periodo di addestramento e di piena attività dei cani in particolare quelli utilizzati per la caccia.

Per i cani di razza il picco di mortalità dell'età giovanile è posticipato (2-3 anni) rispetto ai cani meticci/incroci (1-2 anni), verosimilmente per la maggior attenzione rivolta al cane di razza fin da cucciolo mentre risulta anticipato il picco per l'età adulta (9-10 anni) rispetto alla mortalità nei cani meticci/incroci (11-12 anni).
Quest'ultima differenza di mortalità tra i cani di razza e meticci può essere spiegata anche per le diverse aspettative di vita che nei cani meticci/incroci sono più alte rispetto a quelle dei cani di razza.

In vista di un utilizzo a fini epidemiologici dei dati relativi ai cani deceduti, sarebbe utile implementare e migliorare tutto il sistema di raccolta; alcune incongruenze rilevate per erronei inserimenti nella data di nascita e decesso, nella causale e nella residenza potrebbero aver influito nel calcolo della stima corretta dei cani deceduti. Il dato è risultato meno preciso per i cani registrati nei primi anni di attivazione dell'anagrafe mentre negli ultimi anni il dato risulterebbe più accurato, tuttavia è ancora necessario porre attenzione nella registrazione del cane, in particolare nell'inserimento tempestivo del decesso e nell'uniformare il più possibile le diciture delle razze, delle taglie e delle causali di decesso.
Il lavoro ha fornito le basi per avviare un progetto più ampio di elaborazione delle cause di morte dei cani umbri regolarmente iscritti in anagrafe.

Bibliografia

Scoccia E., Dettori A., Felici A., Figarolli B. M., Maresca C. (2016). Definizione e validazione della popolazione canina in Umbria: identificazione dei parametri per una corretta stima - Definition and validation of the dog population in Umbria: identification of parameters for a correct appraisal. Sanità Pubblica Veterinaria, n. 96, Giugno.

D.G.R. n. 1412 del 17 ottobre 2002 - "Identificazione elettronica dei cani mediante microchip - sperimentazione - linee guida vincolanti - Indirizzo applicativo" - Integrazioni e modifiche.

Legge n. 281 del 14 agosto 1991. Legge quadro in materia di animali di affezione.


OPEN REVIEW - Modulo per la "revisione aperta" di questo articolo, pubblicato sul numero 98/2016 di SPVet.it



Definizione e validazione della popolazione canina in Umbria: analisi descrittiva dei cani deceduti. (SPVet.it 98/2016)
E. Scoccia et al. Definizione e validazione della popolazione canina in Umbria: analisi descrittiva dei cani deceduti. (SPVet.it 98/2016)



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