Webzine Sanità Pubblica Veterinaria
Numero 29 - marzo-aprile 2005 [http://spvet.it]Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#278
Ivermectin residues in sheep's milk
Residui di Ivermectina nel latte ovino
Marino D.
Summary - The studies made from 2002 to 2005 on Ivermectin residuals in the milk and the sheep cheese, drug commonly used as antiparasitic in the sheep in lactation, have been reviewed.
Monodose subcutaneous treatment, residue of Ivermectin have been detected after 23 days in plasma and after 35 days in milk. The cheese ripening does not represent an effective way in elimination of the drug, as the concentration of the drug increases with aging, up to a peak registered after 60 days.
Presently neither the European Community nor Italian Goverment established a verifiable maximum residual amount of Ivermectin in the ovine milk to be commercialized. Slovenia forbids its use in the lactating animals.
World Health Organization and Food And Drug Administration in 2004 have inserted Ivermectin in a regulation draft about the residuals of the Veterinary Drugs in food.
Riassunto - Sono stati recensiti gli studi effettuati dal 2002 al 2005 sul permanere di residui di Ivermectina nel latte e nel formaggio ovino, farmaco comunemente usato come antiparassitario negli ovini in lattazione.
Dopo il trattamento monodose per via subcutanea sono state ritrovate tracce di Ivermectina per 23 giorni nel plasma e per 35 giorni nel latte. La trasformazione casearia non rappresenta un'efficace via di eliminazione della sostanza, in quanto la concentrazione del farmaco aumenta con la stagionatura, fino ad un picco registrato dopo 60 giorni.
Al momento né la Comunità Europea né l'Italia hanno stabilito una quantità massima residuale di Ivermectina riscontrabile nel latte ovino perché questo possa essere commercializzato. La Slovenia proibisce l'uso di questa negli animali in lattazione.
World Healt Organization e Food and Drug Administration nel 2004 l'hanno inserita in una bozza di regolamentazione sui residui dei Farmaci Veterinari negli alimenti.
Nell'ambito degli antiparassitari per la zootecnia, l'Ivermectina è un presidio sanitario comunemente impiegato nell'allevamento ovino. Dal 2002 al 2005 sono stati compiuti studi per definire i tempi di ritenzione del farmaco nell'organismo animale e quindi il potenziale pericolo di trasferimento dei residui nei prodotti lattiero - caseari.
Sono stati diffusamente osservati anche effetti della presenza di tracce di Ivermectina nel processo di caseificazione.
Farmaci come l'Ivermectina rappresentano un sistema realmente efficace per il controllo delle parassitosi degli animali al pascolo e vengono pertanto largamente utilizzati dagli allevatori. In Italia il veterinario somministra il farmaco attenendosi alle modalità previste dalle case farmaceutiche produttrici, le quali prescrivono di "impiegare il prodotto soltanto nelle femmine in asciutta e comunque non nei 50 giorni antecedenti la data prevista del parto". Le legislazioni europea e italiana, in questo momento , non impongono analisi per verificare l'effettiva presenza di ivermectina nel latte ovino.
Le implicazioni sanitarie conseguenti all'ingerimento di una quantità eccessiva di residui da parte dell'uomo non sembrano avere seguiti tossicologici, sebbene sia stata stabilita una dose giornaliera accettabile per il consumo, pari a 1µg * kg di peso corporeo.
I lavori recensiti sono stati reperiti tramite le banche dati: Science DirectTM, Eur-lex®.;
i servizi di ricerca WebspirsTM, Caspur e inoltre sono stati utilizzati motori di ricerca generalisti come Google®, Lycos®, Altavista®.
Le indicazioni relative al "tolerable daily intake" di Ivermectina da parte dell'uomo sono state cercate sui siti del Ministero delle Politiche Agricole - http://www.politicheagricole.it, Istituto Nazionale di Economia Agraria - http://www.inea.it, Gruppo Europeo per il Benessere Animale - http://www.eurogroupanimalwelfare.org,
International portal on food safety animal and plant healt - http://www.ipfsaph.org, Food and Agriculture Organization - http://www.fao.org, World Healt Organization - http://www.who.int, Food and Drug administration - http://www.fda.gov, Organisation Mondiale de la Santé Animale - http://www.oie.int, United States Department of Agricolture - http://www.usda.gov.
Gli studi recensiti adottano uniformemente un'analoga suddivisione dei gruppi sperimentali in sottogruppi in modo da armonizzare le modalità di campionamento. La ricerca dei residui nel plasma animale e nel latte per il prelievo dei campioni, (somministrata in soluzione iniettabile all'1% nella dose di 200 µg * kg-¹), viene effettuata mediante la tecnica dell'HPLC a fluorescenza diretta.
L'Ivermectina viene di norma somministrata in via subcutanea, per sfruttare il potenziamento della sua biodisponibilità. La presenza di H2B1a, fino ad oggi rappresenta l'elemento di riferimento per il rilevamento di questa sostanza in analisi effettuate su fegato, rene e muscolo di bovini, ovini e suini. Nel plasma se ne rilevano tracce da 8 h fino a 23-25 giorni dopo il trattamento. Negli studi recensiti, la concentrazione di Ivermectina nel latte è risultata essere da due a quattro volte superiore di quella nel plasma, reperibile da 1h dopo il trattamento fino a 22-30-35 giorni F.Imperiale et al. , 2004; V. Cerkvenik et al. , 2002.
Durante la maturazione del formaggio, si assiste a un incremento della concentrazione del farmaco che tende ad aumentare con la maturazione, raggiungendo un picco dopo 40-60 giorni F.Imperiale et al. , 2004; V. Cerkvenik et al. , tre volte maggiore di quella misurata nel latte.
Comunità Europea e Italia ad oggi non hanno stabilito un limite massimo residuo (MRL) relativo alle concentrazioni di Ivermectina nel latte ovino, mentre la Slovenia ha posto un divieto sull'uso del farmaco negli ovini in lattazione.
La World Healt Organization e la Food and Drug Administration - USA nel 2004 hanno proposto una bozza di regolamento sul MRL dei farmaci veterinari. In questo contesto l'Australia ha proposto una regolamentazione sul residuo di Invermectina nel latte, senza ulteriori specificazioni relativamente alla lattifera in questione (bovina od ovina).
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RIFERIMENTI LEGISLATIVI
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