Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 35 marzo-aprile 2006 [http://www.izsum.it/webzine.html]
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And now let's work together!
E adesso al lavoro!


di Petracca G.


Terminata con il voto referendario la lunga fase degli appuntamenti elettorali primaverili, che hanno, di fatto, rallentato non poco le attività parlamentari e governative, è arrivato ora il momento di riprendere il cammino, mirando anche a recuperare il tempo perduto.

Molti sono gli argomenti che gli Istituti hanno nella propria agenda di lavoro e che si accingono a portare all'attenzione del nuovo Ministro della Salute, alcuni ormai datati, altri scaturiti da un incontro che i legali rappresentanti hanno dibattuto in due giorni di intenso lavoro svolto di recente in Sardegna.
Ne riporto in questa sede solo alcuni, che rappresentano tuttavia l'essenza del confronto che ci si propone di avviare con il nuovo Governo.
Il primo attiene alla definizione dei rapporti che gli Istituti debbono avere con il livello centrale e con quello regionale. Ciò con il duplice obiettivo di definire da un lato ed in maniera puntuale i Livelli Essenziali di prestazioni da assicurare obbligatoriamente sull'intero territorio nazionale con il fondo di dotazione riservato dal finanziamento statale nonché, dall'altro lato, quali siano le modalità per garantire alle Regioni territorialmente competenti le prestazioni dalle stesse richieste ed i costi da porre a carico delle stesse.
Non è più possibile, infatti, che il finanziamento riservato agli Istituti venga definito dal Ministero della Salute non già sul reale impegno operativo agli stessi richiesto, ma solo prevedendo un lieve incremento percentuale annuo, che alla resa dei conti non copre nemmeno i maggiori oneri per il personale derivanti dalla applicazione dei contratti di lavoro. E' dunque giunto il momento di ridefinire una strategia complessiva per la definizione del fondo di dotazione annuale degli Istituti, che tenga conto delle prestazioni richieste (Piani Nazionali, incombenze derivanti dall'attuazione dei nuovi Regolamenti Comunitari, emergenze succedutesi nel tempo, ormai divenute attività routinarie).

Una siffatta, corretta metodologia di lavoro non può, a parere dei rappresentanti legali degli Istituti, non tener conto del fatto che, per far fronte alle nuove ed impegnative attività analitiche e di sorveglianza epidemiologica che gli Istituti si sono visti affidare nel corso dell'ultimo quinquennio, si sia proceduto al reclutamento ed alla formazione altamente specialistica di un gran numero di giovani ricercatori, che oggi vivono una insostenibile situazione di precariato e che invece devono poter trovare le condizioni per una loro stabilizzazione nei ruoli degli Istituti.
Di ciò è già stato reso edotto il nuovo Ministro della Salute e si è in attesa di un incontro per definire un percorso che, auspicabilmente, porti a questo risultato.
Un secondo problema, non marginale, da portare a soluzione riguarda il reclutamento del personale.
E' ormai dalla emanazione del D. Lgs. 270/93, quello per intenderci che ha generato le leggi regionali di aziendalizzazione degli Istituti, che si attende da parte del Ministero della Salute un Regolamento che disciplini le procedure concorsuali per gli istituti Zooprofilattici Sperimentali, con particolare riguardo ai titoli specifici per la partecipazione ai concorsi, al numero e alla tipologia delle prove d'esame, alla nomina e alla composizione delle commissioni esaminatrici. E' indubbio che un vuoto regolamentare così prolungato nel tempo abbia portato a situazioni del tutto diversificate da Istituto ad Istituto, diluendo di molto la specificità degli stessi e rendendo perfino problematica l'identificazione di un filo conduttore omogeneo che dovrebbe, invece, costituire la peculiarità della rete zooprofilattica italiana.

Da ultimo, in questa sede, mi sembra opportuno un breve richiamo alla funzione istituzionale ricerca, che da sempre rappresenta una delle prerogative principali dei nostri Enti e che li ha portati ad ottenere significativi riconoscimenti dalla comunità scientifica internazionale.
E' indubbio che proprio dalla capacità di coniugare in maniera intelligente e proficua le attività di ricerca con quelle più squisitamente operative gli Istituti hanno saputo e potuto divenire un punto di riferimento obbligato per la sanità pubblica italiana.
Di contro, i tagli che, anno dopo anno, hanno visto sempre più ridursi le risorse destinate dal Ministero della Salute alle attività di ricerca dei nostri Enti ne stanno di fatto limitando le capacità innovative, con grave pregiudizio per il complesso delle attività che gli Istituti sono chiamati a svolgere e con il rischio, sempre più concreto, di trasformare questa grande risorsa del nostro Paese in mere fabbriche di esami, svolti peraltro senza alcuna possibilità o stimolo di miglioramento.

Non accettando questa deprecabile caratterizzazione, l'impegno che porremo per cercare di riprendere un percorso che veda nella sperimentazione e nella innovazione la nostra principale prerogativa sarà assoluto e, speriamo, foriero di risultati soddisfacenti.
Sono questi solo alcuni degli impegni che ci attendono nell'immediato futuro, ma che già da soli danno il senso del duro lavoro che ci attende.

I risultati più o meno positivi che riusciremo ad ottenere dipenderanno anche dalla volontà che ciascuno di noi porrà nel volerli raggiungere.
Summary: We report the debate between the Istituti Zooprofilattici Sperimentali and the new Ministry of Health.
The matters of confrontation is outlined.
The first aspect concerns the relationships between Institutes with the central Government and with the Regional one.

It is necessary to define essential levels of services in order assured, on the whole national territory.

Such modality are important to set up the new analytical activity involved in the epidemiological surveillance of the Zooprofilattici Institutes.

It must settle which modalities are recommended in order to guarantee to the competent Regions a good level of health services at a low cost.

The second problem concerns the recruitment of personnel, because, since the publication of the last law (270/93, Ministry of Health), a new regulation on the hiring procedures for the Istituti Zooprofilattici Sperimentali is needed.

Finally, the funds for the scientific research have been progressively reduced, that's mean that one of the main activities of Zooprofilattici Institutes is in danger to be dramatically drop-off.


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