Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 53 Aprile 2009 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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Descriptive analysis of risk factors evidenced in swine vesicular disease in Umbria (Italy) - Analisi descrittiva dei fattori di rischio evidenziati nei focolai di malattia vescicolare del suino in Umbria


De Curtis M., Scoccia E., Faccenda L., Costarelli S., Maresca C.


Abstract. Swine Vesicular Disease (SVD) virus is classified as an Enterovirus within the family Picornaviridae. During the last decade, SVD has been often reported in Italy and surveillance and eradication activities are currently in place. This work describes and analyzes data from the Swine Vesicular Disease (SVD) outbreaks that have interested the Umbria Region (Centre of Italy), at the end of 2008. The high pig density (number of pigs in 10 Km2) and the high herds density (number of swine herds in 10 Km2 ) have resulted as the most important detected risk factors. Epidemiological surveys have also shown the absence of the biosecurity measures in a large numbers of farms in Umbria Region.

Riassunto. L'agente della malattia vescicolare del suino (MVS) è un Enterovirus appartenente alla famiglia delle Picornaviridae. Durante l'ultima decade l'MVS è stato spesso rilevato in Italia e sono attualmente in corso attività di sorveglianza ed eradicazione. Questo lavoro descrive ed analizza dati derivanti dai focolai di MVS che hanno interessato la Regione dell'Umbria alla fine del 2008. è emerso che l'alta densità di maiali allevati (numero di animali in 10 Km2) e di allevamenti (numero di impianti in 10 Km2) è certamente il fattore di rischio più importante per il diffondersi del virus. Il rilevamento epidemiologico ha anche mostrato l'assenza di di misure di biosicurezza in un congruo numero di allevamenti umbri.


Introduzione
La malattia vescicolare del suino (MVS), causata da un Enterovirus appartenente alla famiglia Picornaviridae, è presente esclusivamente in Europa. In Italia continuano ad essere segnalati focolai di MVS dal 1995, per ciò sono tuttora in corso programmi di sorveglianza ed eradicazione. Negli ultimi mesi del 2008 in Umbria, nella provincia di Perugia, si è verificata un’epidemia di MVS. Questo lavoro ha valutato ed analizzato i dati dei focolai umbri.

Materiali e metodi
Dell’epidemia è stata valutata: la durata, l’estensione geografica, la prevalenza ed il tasso d’attacco. Sono stati analizzati tramite l’analisi bivariata alcuni fattori di rischio dei focolai: consistenza di capi, indirizzo produttivo, densità degli allevamenti e densità degli animali ogni 10 chilometri quadrati. Sono state considerate significative le variabili con valore di p<0,05.

Risultati
La distribuzione degli allevamenti suini (fig. 1) e dei capi (fig. 2) presenti in Umbria, considerando la densità ogni 10 km2, è caratterizzata da aree con elevata densità suinicola ed aree con numerosi piccolissimi allevamenti (autoconsumo).

densita' di allevamenti ogni 10 km2 di territorio comunale
Figura 1. densità di allevamenti ogni 10 km2 di territorio comunale*


densita' di capi ogni 10 km2 di territorio comunale
Fig. 2. densità di capi ogni 10 km2 di territorio comunale *

*dati aggiornati al 2 dicembre 2008


I comuni interessati dalla malattia sono stati 9 per un’area totale di 1124,137 chilometri quadrati (fig. 3). L’epidemia ha avuto una durata di 7 settimane (10/10/2008-21/11/2008) e sono stati aperti 30 focolai. Il picco epidemico, 8 focolai, si è verificato nella 5a settimana, tra il 7 novembre ed il 13 novembre (fig. 4).

comuni interessati dalla malattia
Figura 3. comuni interessati dalla malattia


curva epidemica dei focolai
Figura 4. curva epidemica dei focolai


Il tasso d’attacco è risultato di 287/80070 animali, cioè 0,35% (I.C. 95% 0,346 – 0,353) in 7 settimane. Nelle figure 5 e 6 sono evidenziati i comuni coinvolti dall’epidemia e le zone sottoposte a restrizione

numero di focolai di malattia vescicolare per comune coinvolto
Figura 5. numero di focolai di malattia vescicolare per comune coinvolto


zone di sorveglianza in blu
zone di protezione in verde
Figura 6. zone di sorveglianza in blu e zone di protezione in verde


Sono risultate statisticamente significative il numero di capi in allevamento superiore a 500, le stalle di sosta e la densità di capi di oltre 1000 ogni 10 chilometri quadrati (tab. 1).

tabella Odds ratio per le variabili considerate
Tabella 1. Odds ratio per le variabili considerate


Conclusioni
L’Umbria è stata una delle prime regioni italiane ad essere accreditata come territorio indenne per malattia vescicolare ciò nonostante l’elevato numero di focolai verificatosi nel corso di questa epidemia, così come si è verificato nell’epidemie degli anni precedenti in Lombardia e Veneto, ha messo in evidenza alcune lacune nel sistema di sorveglianza.
In effetti, la MVS, pur essendo inserita nella ex lista A dell’OIE, viene generalmente considerata di secondaria importanza a ciò si aggiunge il fatto che la malattia è stata relegata per anni in alcune regioni del Sud e che la maggior parte delle regioni italiane sono accreditate per MVS.
I fattori di rischio rilevati mostrano la pericolosità della eccessiva presenza di capi ed allevamenti in territori ristretti che, in associazione alla totale mancanza di norme di biosicurezza evidenziata nel corso delle indagini epidemiologiche, ha purtroppo permesso l’esplosione dell’epidemia.

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Descriptive analysis of risk factors evidenced in swine vesicular disease in Umbria (Italy)- Analisi descrittiva dei fattori di rischio evidenziati nei focolai di malattia vescicolare del suino in Umbria by De Curtis M., Scoccia E., Faccenda L., Costarelli S., Maresca C. is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
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