Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 53 Aprile 2009 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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Distribution of the eastern cottontail (the Silvilagus floridanus) in the Province of Perugia (Italy) - Distribuzione del silvilago (Silvilagus floridanus) nella Provincia di Perugia


Convito L., Croce M., Paci A. M., Moscati L.(1), Battistacci L.(1)
(1) Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche
Servizio Programmazione e Gestione Faunistico



Abstract . The Eastern cottontail, a lagomorph native of the American continent, was introduced in Italy in the beginning-1970s. In subsequent years a rapid territorial expansion and a remarkable demographic increase has been observed in many areas. In the province of Perugia, Italy, we used night-time censuses with spotlights to evaluate the diffusion of this species and its trend.

Riassunto
La minilepre, introdotta negli anni '70, ha avuto una rapida espansione e dal 1999 al 2007 nelle ZRC sono stati fatti una serie di controlli attraverso sopralluoghi notturni con il faro per valutarne la popolazione e la sua distribuzione sul territorio della provincia di Perugia. I dati rilevati nei monitoraggi notturni sono presentati sotto forma di IPA che, rilevato con continuità negli anni, permette di avere un'idea del trend della popolazione.


Introduzione
Il silvilago è un lagomorfo originario del continente americano. Tale specie alloctona, ormai naturalizzata, è stata introdotta per la prima volta all'inizio degli anni '70 e da allora ha guadagnato nuovo areale, tanto da costituire una delle prede più "sfruttate" a livello locale dal mondo venatorio. Scopo del lavoro è di valutare l'andamento della popolazione e la sua distribuzione sul territorio della provincia di Perugia.

Materiali e Metodi
Sono state prese in considerazione le zone di ripopolamento e cattura (ZRC) di Buchignano (43° 09' 42,1'' - 12° 16' 26,4''), Poggio Montorio (43° 03´ 53,8´´ - 12° 11´ 55,1´´), Sant'Apollinare (42° 59´ 31,4´´ - 12° 15´ 41,1´´), Pietrafitta (42° 59´ 21,3´´ - 12° 10´ 53,0´´), Castel del Piano (43° 02´ 22,2´´ - 12° 18´ 18,9´´) e l'azienda faunistica venatoria (AFV) di Monte Petriolo (43° 01´ 06.1´´ - 12° 13´ 37.9´´), tutte località in provincia di Perugia.

Nelle ZRC, zone precluse alla caccia e che le locali associazioni di cacciatori utilizzano per la produzione di lepri e fagiani da immettere nel territorio libero, dal 1999 al 2007 per valutare le popolazioni dei mammiferi sono stati eseguiti una serie di rilevamenti in primavera ed autunno secondo metodi standard: in particolare sopralluoghi notturni con faro (stazioni fisse di illuminazione con l'uso di fari da 1 a 2 milioni di candele e binocoli10x50). Nel caso della AFV è stato eseguito un solo monitoraggio per stagione di rilevamento.
I dati rilevati nei monitoraggi notturni sono presentati sotto forma di IPA (Indice Puntiforme di Abbondanza), pari al numero degli individui osservati diviso quello delle stazioni d'illuminazione effettuate. Tale IPA non permette di risalire direttamente alla consistenza della popolazione, ma rilevato con continuità negli anni, permette di avere un'idea del trend della popolazione.

Dal 2005, a seguito di parere positivo dell'INFS, la Provincia ha autorizzato il controllo delle popolazioni di silvilago all'interno di ZRC e AFV tramite abbattimento con sparo e catture (tab. 1, foto 1) mentre in territorio libero i tempi del prelievo sono stabiliti dal calendario venatorio senza limiti di carniere. Negli interventi di controllo i capi sono stati abbattuti quasi esclusivamente in ore serali e notturne con armi a canna liscia e con l'uso del faro, muovendosi in auto nelle zone aperte e maggiormente frequentate dalla specie.

Andamento del controllo delle Popolazioni di silvilago
Tabella 1. Andamento del controllo delle Popolazioni di silvilago
all'interno di zone di ripopolamento e cattura - ZRC e aziende faunistico venatorie - AFV, tramite abbattimento con sparo e catture


Catture con le reti per la lepre
Foto 1. Catture con le reti comunemente usate per la lepre, non sempre altrettanto
efficaci per il silvilago che, grazie alla taglia minuta, riesce a volte a passare fra le maglie.


Risultati
In tabella 2 sono presentati i risultati ottenuti nelle ZRC, riportando esclusivamente il valore più alto di Indice Puntiforme di Abbondanza - IPA di lepre e silvilago rilevato in una delle due ripetizioni consecutive. In tabella 3 e grafico 1, sono riportati gli andamenti degli IPA di lepre e silvilago all'interno della AFV Montepetriolo.

Andamento degli IPA nelle ZRC
Tabella 2. Andamento degli Indici Puntiformi di Abbondanza - IPA nelle ZRC (n.r. rilevamento non effettuato)


Andamenti degli IPA di lepre e silvilago all'interno della AFV Montepetriolo
Tabella 3. Andamenti degli IPA di lepre e silvilago all'interno della AFV Montepetriolo


Andamenti degli IPA di lepre e silvilago
Grafico 1: Andamenti degli IPA di lepre e silvilago all'interno della AFV Montepetriolo.


Discussione
Sulla base dei dati finora raccolti è stato possibile riscontrare un'espansione dell'areale che ha portato la specie a colonizzare, partendo dalla località di iniziale introduzione (Castelvieto nel Comune di Corciano), un'ampia fascia di territorio tra Perugia e il lago Trasimeno.
Negli ultimi anni, le nuove segnalazioni hanno interessato progressivamente l'AFV Fontignano (primi anni 2000) e le ZRC Sant'Apollinare (2004), Pietrafitta (2005) e Castel del Piano (2006),tutti ambiti collocati all'estremità meridionale dell'areale conosciuto. Nella porzione nord-occidentale la colonizzazione si è estesa fino alle rive del Lago Trasimeno seguendo tappe difficilmente ricostruibili vista la minore presenza di ambiti di gestione venatoria in cui si sono succeduti i rilevamenti negli anni.
Il prelievo venatorio, pur esercitando una notevole pressione sulla specie, non è tale da determinarne l'eradicazione in territorio a caccia programmata, soprattutto grazie alla frammentazione dello stesso per la presenza di ambiti preclusi alla caccia (ZRC, Oasi, zone industriali, artigianali, residenziali e sportive) in cui incolti, siepi e giardini forniscono adeguati rifugi.

Conclusioni
Attualmente, nella Provincia, il silvilago risulta presente con continuità fra Perugia ed il lago Trasimeno, nei comuni di Magione, Corciano, Panicale, Perugia e Marsciano occupando un'area di circa 30.000 ha (carte 1 e 2).
Si ritiene che a seguito della espansione del silvilago sia necessario attuare nei prossimi anni piani di intervento al fine di limitare la diffusione della specie nel territorio, tenendo conto del ruolo che potrebbe avere nella diffusione di malattie parassitarie e infettive e di una probabile competizione con altre specie, in particolar modo con la lepre.

Areale del silvilago in Provincia di Perugia
Carta 1: Areale del silvilago in Provincia di Perugia


Dettaglio dell'area fra Perugia ed il lago Trasimeno con la distribuzione nota del silvilago sulla base di osservazioni dirette ed informazioni raccolte
Carta 2: Dettaglio dell'area fra Perugia ed il lago Trasimeno con la distribuzione
nota del silvilago sulla base di osservazioni dirette ed informazioni raccolte


Bibliografia

Mussa P.P. 1996 Il Silvilago in provincia di Torino. Habitat, Settembre 1996, 5 -11.

Prigioni C., Spanb S., Malacarne G. 1992 Piano faunistico provinciale. Assessorato Ambiente Provincia Alessandria.

Silvano F., Acquarone C. e Cucco M. 2000; Distribution of the eastern cottontail Sylvilagus floridanus in the province of Alessandria. Hystrix 11 (2): 75-78.

Spagnesi M., Toso S. 1999 Iconografia dei mammiferi d'Italia. Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica "Alessandro Ghigi", 200 pp.


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Distribution of the eastern cottontail (the Silvilagus floridanus) in the Province of Perugia (Italy) - Distribuzione del silvilago (Silvilagus floridanus) nella Provincia di Perugia by Convito L., Croce M., Paci A. M., Moscati L., Battistacci L. is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.
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