Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 54 Giugno 2009 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#430

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Narrative approach in the bioscience useful to scientists, physicians and patients - L'approccio narrativo nelle bioscienze utile per ricercatori, medici e pazienti


Ciappelloni R.


Abstract. This editorial of SPVet.it is about the rising of an interdisciplinary team of "Biomedical Narrative". The team is composed by Medical, Librarians and Journalists and the work method adopted is the one based on the Computer Supported Collaborative Writing. The participants are from IRCCS (Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico), Scientific Institutes for medical care carrying out biomedical research and clinical activities of relevant national interest: National Institute for Tumors "Regina Elena" and Pediatric Hospital "Bambino Gesù" of Rome (Italy). For the animal health area is participating the Zooprofilattico Sperimentale Institute of Umbria and Marche of Perugia (Italy). The activity is devoted to either the publication or lecture (storytelling) of stories that are inspired stories inspired to various literary genres such as: biography, fantasy, thriller, adventure, historical. The works will take into consideration mainly the medical/patient/citizen relationship (narrative medicine) and librarian/user (scientific information and popular science). They will have the purpose of experiment new forms of communication among biomedic libraries (and library personnel) and the users of their services (whether they are health professionals, patient, citizens or consumers).

Riassunto. Questo editoriale di SPVet.it è dedicato al nascente "Gruppo Interdisciplinare di Narrativa Biomedica". Il gruppo è composto da Medici, Bibliotecari e Giornalisti. Il metodo di lavoro utilizzato è quello basato sul Computer Supported Collaborative Writing. I partecipanti sono provenienti dagli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, per la sanità animale partecipa l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche di Perugia. L'attività è finalizzata alla pubblicazione o narrazione (storytelling) di racconti che si ispirano a diversi generi letterari (biografia, fantasy, giallo, avventura, storico). I lavori riguarderanno principalmente il rapporto medico/paziente/cittadino (medicina narrativa) e bibliotecario/utente (informazione e divulgazione scientifica) con lo scopo di sperimentare nuove forme di comunicazione tra Biblioteche nell'ambito biomedico e gli utenti dei loro servizi (siano essi professionisti della sanità, pazienti, cittadini o consumatori).

Perchè un gruppo di lavoro di Narrativa Biomedica ?
Con questo editoriale iniziamo ad informare i nostri lettori sulle attività del "Gruppo Interdisciplinare di Narrativa Biomedica", in via di costituzione e composto (al momento) da Medici, Bibliotecari e Giornalisti.
I partecipanti sono provenienti dagli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, per la sanità animale partecipa l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche di Perugia.

L'attività in corso è finalizzata alla pubblicazione di racconti che si ispirano a diversi generi letterari (biografia, fantasy, giallo, avventura, storico).
I lavori riguarderanno principalmente il rapporto medico/paziente/cittadino (medicina narrativa) e bibliotecario/utente (informazione e divulgazione scientifica) con lo scopo di sperimentare nuove forme di comunicazione tra Biblioteche nell'ambito biomedico e gli utenti dei loro servizi (siano essi professionisti della sanità, pazienti, cittadini e consumatori). Il metodo di lavoro utilizzato è quello basato sul Computer Supported Collaborative Writing (1).

L'iniziativa trae ispirazione dalla cosiddetta Narrative Medicine o Narrative-based Medicine, che conta esperienze in Europa e soprattutto negli Stati Uniti con lo scopo di favorire la comunicazione tra il mondo della ricerca sanitaria ed i suoi professionisti con il paziente, i suoi familiari ed in senso più ampio la società civile.

Rita Charon
Rita Charon, personaggio guida della Narrative Medicine al Convegno di Roma del Giugno 2009

Le politiche nazionali in campo sanitario mostrano sempre più attenzione nei confronti della comunicazione che il personale delle strutture pubbliche dovrebbe stabilire con il cittadino.
L'importanza che il dialogo ed una buona informazione hanno nel settore della prevenzione, della sicurezza alimentare, nella diagnostica e nella terapia medica come strumento funzionale alla gestione dei pazienti, è ormai evidente tanto che la documentazione ministeriale di indirizzo nei programmi di ricerca per le strutture pubbliche richiede, ad esempio, nel settore veterinario di rafforzare le conoscenze scientifiche al fine di aumentare la fiducia nelle istituzioni che si occupano di prevenzione e controllo. Ciò può essere fatto mettendo a disposizione del cittadino i dati scientifici in modo corretto, trasparente e comprensibile.

Questa attenzione è quindi oggi anche istituzionale. Tutto ciò apre un campo "nuovo" per la divulgazione scientifica in cui la parola scritta, ma anche il racconto che utilizza strumenti multimediali (videoclip, animazioni), prende a prestito artifici caratteristici del mondo letterario e dell'espressione artistica. Questo è solo uno dei tanti esempi di canale comunicativo ibrido, utilizzabile per aprire un ideale "ponte" tra istituzioni e cittadino.


Convegno di Roma sulla Medicina Narrativa (l'Istituto Superiore di Sanità,26 Giugno 2009)


Scopo del gruppo di lavoro
Raccontare agli altri il proprio lavoro vuol dire essenzialmente creare una storia ed inserirci dentro esperienze, dati tratti dalla letteratura e dalla pratica operativa, significati del mondo professionale, per comunicare qualcosa in modo efficace ma anche piacevole e facile da ricordare, in un linguaggio non particolarmente tecnico ma con contenuti scientificamente corretti.
La creazione di storie inerenti le metodologie operative delle professioni della sanità pubblica mette in gioco l'immaginazione e determina una rottura con le modalità ordinarie di comunicare i risultati del lavoro di ricerca.
Questi sono i vantaggi per gli autori. Per il lettore, percorrere la strada narrativa consente di acquisire rapidamente molti dati di suo interesse, sdrammatizzando notevolmente il contesto comunicativo (non dimentichiamo che si parla pur sempre di salute) senza nulla togliere alla correttezza informativa.

Lo scopo del gruppo di lavoro è quindi quello di elaborare testi in cui un determinato argomento divulgativo in forma di fiction dovrà contenere le parti essenziali di una ordinaria comunicazione scientifica fra cui in particolare la sezione materiali e metodi, risultati e la bibliografia.
Tutto ciò indurrà il lettore (specie se di giovane età) ad andare avanti nella lettura anche grazie alla narrazione, allo stile ed all'interesse dell'intreccio creato apposta per attrarre e creare suspance, come avviene in un qualsiasi romanzo o racconto.

La storia è certamente il punto più importante, l'aspetto dominante, quello che deciderà se si è di fronte ad una buona o ad una cattiva comunicazione.
Perchè leggere una storia suscita emozioni ma induce anche a riflessioni, come quelle magistralmente accennate da Cesarina Vighy nel racconto "L'ultima estate" (Vighy 2009).
L'auspicio è che una sia pur minima parte di professionisti della sanità aderiscano a questa iniziativa e comincino a raccontare le proprie esperienze anche allo scopo di attenuare lo stato di incertezza e confusione che domina su alcuni aspetti fondamentali della salute pubblica e particolarmente a quelli legati alla prevenzione, alla diagnosi e terapia di patologie, all'incertezza sui comportamenti alimentari ed in generale agli stili di vita.

Bibliografia

Charon R., Montello M., 1998. Literature and Medicine: An On-Line Guide. Annals of Internal Medicine. Giugno, pag.959-962.

Cercato M. C., Ciappelloni R., Cognetti G., Fruttini L., Loreti A., 2009. Medscripta: the library as physical and virtual space for narrative medicine, creative writing, lectures, promoting the patients' nutritional wellness and health - Medscripta: la biblioteca come spazio fisico e virtuale di medicina narrativa, scrittura creativa, letture ad alta voce per il benessere alimentare e la salute del paziente. Sanità Pubblica Veterinaria, n. 54, Giugno, http://indice.spvet.it#424.

Ciappelloni R., 2009. The Storytelling for Food Safety - Lo Storytelling per la Sicurezza Alimentare. Sanità Pubblica Veterinaria, n. 53, Aprile, http://indice.spvet.it#422.

Vannatta J, Schleifer R, Crow S., 2009. Part two: the role of narrative in the everyday practice of medicine development of a patient-physician relationship. Journal of Oklahoma State Medical Association. Aprile pag. 129-132.

Vannatta J, Schleifer R, Crow S., 2009. Part four: The role of narrative in the everyday practice of medicine diagnosis. Journal of Oklahoma State Medical Association. Giugno-Luglio pag. 247-249.

Vighy C. 2009. L'ultima estate. Fazi Editore Roma, 2009 (pagine 143-145), citato in: Recenti Progressi in Medicina "Una raccomandata al Padreterno", n. 7, Luglio Agosto pagina 380.
Note:

(1) Seminario Vetscripta - Creazione di letteratura tecnico scientifica in ambito biomedico veterinario e agrario. Corso ECM per la redazione di testi, la scrittura collaborativa, l'uso delle risorse di Rete, l'impiego delle Basi di Dati ad accesso gratuito. Il corso (L. Fruttini, R. Ciappelloni, G. Picchi) si è tenuto il 4/11/18 maggio 2005 ed è stato organizzato dall'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Brescia.


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