Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 57, Dicembre 2009 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Abstract. The debate on the future of print magazines for the spread of electronic publications is discussed.
The speakers expressed the view that the current crisis in the publishing industry, so evident in particular in Italy. Can be overcome only by focusing on quality editorial and a mixed regime. Paper and electronic publications must go "hand in hand" in different areas, and readers should be more informed and encouraged.
Riassunto. L'articolo riguarda il dibattito sul futuro delle riviste cartacee per il diffondersi delle pubblicazioni elettroniche. I relatori esprimono l'opinione che l'attuale crisi del settore editoriale, particolarmente evidente soprattutto in Italia, possa essere superata solo puntando sulla qualità e su un regime editoriale misto. Le pubblicazioni cartacee ed elettroniche dovranno procedere di pari passo in settori different ed i lettori dovranno essere più informati ed incoraggiati.
Un appuntamento in programma nella seconda giornata del festival internazionale
del giornalismo ha visto come protagonisti i giornali che potremmo definire
"classici", cioè di carta, ed il loro futuro.
All'incontro hanno preso parte Alessandro Frignone, Direttore della
Federazione Italiana Editori di Giornali (FIEG), Lorenzo del Boca,
Presidente dell' Ordine Nazionale dei Giornalisti, Ruben Razzante della
Fondazione Ugo Bordoni, Stephan Russ, Direttore dell'European Journalism
Observatory. Il compito di moderare è stato affidato a Dante
Ciliani, Presidente dell'Ordine dei Giornalisti dell' Umbria.
L' incontro è stato improntato a comprendere quale futuro hanno i giornali
alla luce della sempre maggiore espansione dei new media
(giornali on - line, Web Tv, ecc) che, in qualche modo, stanno mettendo in
crisi le tradizionali pubblicazioni cartacee.
Il Presidente dell'ordine nazionale dei giornalisti Del Boca, ritiene che il
lettore non possa rinunciare alla carta stampata e che, se un giornale è ben
strutturato (leggi: di qualità), i nuovi media non possono facilmente
competere con esso.
Le pubblicazioni elettroniche, proprio a causa della loro velocità, difettano
a volte in qualità ed anche il livello di attenzione dei lettori è spesso
minore rispetto a quanto non si verifica nella consultazione dei giornali
tradizionali.
Non solo. Il giornale di carta richiama delle sensazioni immediate, quelle
delle pagine intrise di inchiostro, il fruscio dello scorrere delle pagine
tra le dita, che coinvolge i sensi e gratifica gli amanti della lettura.
Beninteso, in Italia si leggono e si comprano pochi giornali, almeno nel
paragone con altri Paesi europei ed extraeuropei (caso limite è
rappresentato dal Giappone dove sembra che oltre 30 milioni di giornali
vengano acquistati quotidianamente e di questi il 90 % arriva in
abbonamento).
Anche l'on-line però non scherza. Il sempre maggiore sviluppo delle
pubblicazioni visibili su Internet può essere avvertito considerando due
famosissimi giornali editi negli Stati Uniti: il New York Times
(http://www.nytimes.com/) ed il Chicago Sun-Times (http://www.suntimes.com/),
le cui versioni elettroniche contano circa 20 milioni di lettori. La crisi
dell'editoria è sicuramente un aspetto di una crisi più vasta, quella dell'
industrializzazione, alla quale va naturalmente collegata anche l'evoluzione
dei canali informativi scelti dai lettori, con alcuni prodotti, ad esempio
quelli della categoria free press, che tendono ad aumentare la loro tiratura. I
lettori tradizionali sono stati ormai ormai affiancati da una moltitudine di utenti del Web
che normalmente non aveva per abitudine la lettura di quotidiani e riviste.
Nonostante ciò, per Ruben Razzante, non siamo vicini ad una scomparsa della
carta stampata causata della presenza dell'informazione on - line. Tramite le scuole di giornalismo presenti sul territorio, la funzione della
carta stampata può essere ancora proposta e potenziata.
E' necessario tuttavia non sperperare denaro pubblico per editare testate dalla
tiratura limitata e di scarsa qualità. Una soluzione prospettata, per
cercare in qualche maniera di superare la crisi editoriale in atto, potrebbe
essere quella di promuovere la lettura da parte di specifiche categorie, come i
giovanissimi, gli anziani o tutti coloro che non hanno accesso ad internet
(attualmente 4 famiglie su 10 in Italia), attraverso abbonamenti particolarmente vantaggiosi,
Lorenzo Del Boca è intervenuto sul tema dei tagli ai finanziamenti per la stampa,
spiegando che non sono questi a pregiudicare la qualità dei giornali;
la differenza qualitativa è fatta dai giornalisti e dagli editori con i loro interessi.
L' opinione di Russ Mohl è che oggi è possibile, passando dalla carta
alla versione on - line, abbattere per l'80% dei costi, quindi tra un decennio la
stampa elettronica prenderà necessariamente il sopravvento. Del Boca
ricorda lo sforzo che il giornalista degli anni passati doveva
compiere andando fisicamente sul campo, costruendo e pubblicando la notizia in
24 ore. Oggi è sicuramente più facile per gli stessi giornalisti
avere accesso alle notizie che vengono, per cosi dire, "cucinate, cotte e
mangiate". Infine l'intervento di Ruben Razzante focalizza la sua attenzione sulle attuali scuole di giornalismo che andrebbero migliorate nella formazione riservata alle nuove tecnologie.
Dal dibattito è emerso quindi che la carta stampata, tra luci ed ombre, a
detta di tutti, non può e non deve essere abbandonata ma deve progredire, di pari passo con la stampa on line, non lasciandosi travolgere e sostituire, ma dovrà avere la capacità di proporre soluzioni che mettano in pratica una fruttuosa convivenza a vantaggio dei lettori