Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 62, Ottobre 2010 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#492

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Ripensare la condivisione delle risorse: riflessioni sulla realtà italiana - Rethinking Resource Sharing: Reflections on the Italian situation.

Atti del Convegno NILDE RELOADED: Perugia, 20-21 Maggio 2010

Paola Domina
Biblioteca Civica di Cologno Monzese (MI)

Francesca Brunetti
Biblioteca Istituto Nazionale di Astrofisica. Osservatorio Astrofisico di Arceteri (FI)

Elena De Carolis
Biblioteca "Federico Caffè", Dipartimento di Economia Pubblica, Università di Roma La Sapienza

Elena Fuschini
Biblioteca di Scienze Ambientali Università di Bologna

Rosella Magno
Biblioteca Istituto dei Materiali per l'Elettronica ed il Magnetismo (IMEM), CNR di Parma

Stefano Stabene.
Biblioteca IRCCS Ospedale Maggiore,i Milano


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Abstract. The paper describes the activities of the Committee for Nilde Libraries for the management and growth of the network and its integration with other national and international library systems and services. The CBN has adopted the recommendations and information in the "Rethinking Resource Sharing" Manifesto, drafted by a group of American librarians, business partners and specialists in automation for libraries. The Committee for Nilde Libraries activity was substantiated with the participation at the 11th Conference on Interlending and Document Supply Conference held in Hannover in the autumn of 2009, where the experience of applying the Manifesto to Nilde libraries was presented. The comparison with these realities resulted particularly interesting because it highlights a great work needed to fill gaps in the Italian library system. The idea of contributing to the establishment of an Italian poster for the sharing of resources incorporating the values and proposals from the world of Italian libraries was expressed.

Riassunto. La comunicazione descrive l'attività del Comitato Biblioteche Nilde per la gestione della crescita del Network e l'integrazione con altri sistemi e servizi nazionali ed internazionali. Il CBN si è sforzato di far propri i suggerimenti e le indicazioni del Manifesto Rethinking Resource Sharing, elaborato da un gruppo di bibliotecari statunitensi, partner commerciali e specialisti in automazione per le biblioteche. L'attività si è sostanziata con la partecipazione all'11° Convegno Interlending and Document Supply Conference di Hannover nell'autunno 2009, al quale è stata presentata l'esperienza di NILDE che applica i punti del Manifesto. Nel confronto con queste diverse realtà emerge la necessità di esprimere ancora un rilevante lavoro di indirizzo per colmare le lacune del sistema bibliotecario italiano. Viene espressa l'ipotesi di giungere alla creazione di un Manifesto Italiano per la condivisione delle risorse che recepisca i valori e le proposte provenienti dal mondo delle biblioteche italiane.


Il CBN ha il compito, oltre che di assicurarsi del corretto funzionamento di NILDE come sistema, anche di essere propulsore, insieme al gestore, della sua crescita, attraverso l'integrazione con altri sistemi e servizi nazionali ed internazionali.

A tal fine non è solo utile, ma necessario cercare di conoscere realtà diverse e capire se siano riuscite a dare a comuni problemi soluzioni differenti e più efficaci.

L'interesse suscitato da NILDE nei diversi convegni internazionali su Interlending and Document Supply, ai quali abbiamo partecipato, ci ha dato la possibilità di entrare in contatto con diverse realtà bibliotecarie internazionali.

Durante questi convegni abbiamo incontrato Poul Erlandsen Responsabile del servizio ILL della Royal Library - Copenhagen University Library & Information Service, nostro ospite a Bolzano. Attraverso Poul Erlandsen abbiamo conosciuto il Manifesto(1) RRS - Rethinking Resource Sharing(2) (Ripensare alla Condivisione delle Risorse), elaborato da un gruppo di bibliotecari statunitensi, partner commerciali e specialisti in automazione per le biblioteche, tra cui OCLC (Online Computer Library Center), l'organizzazione per la ricerca e per l'automazione dei servizi bibliotecari cui aderisce la gran parte delle biblioteche statunitensi e che offre servizi di automazione bibliotecaria in tutto il mondo.

RRS nasce nell'ambito di una realtà, quella nordamericana, in cui la condivisione delle risorse o prestito interbibliotecario è stata fin dai suoi inizi sottoposta a tentativi di codifica: già nel 1917 le biblioteche USA adottarono un codice nazionale interbibliotecario, comprendente linee guida dettagliate di comportamento, che ha subito più volte aggiornamenti fino ad arrivare ad adottare uno standard internazionale, l'ISO - 10160, approvato dalla International Organization for Standardization (ISO). Questo standard(3) però ha dimostrato i suoi limiti al variare delle tecnologie a disposizione.

Nel 2005 è stato pubblicato un White Paper (libro bianco) su Rethinking Resource Sharing, con l'obiettivo dichiarato di rispondere alla rivoluzione determinata da internet e dalle nuove tecnologie web, dagli strumenti di e-commerce, dalle tecnologie open-url, dalle nuove abitudini degli utenti e insomma da tutte le enormi modifiche intervenute negli ultimi dieci anni, che devono far spostare l'attenzione dei servizi di condivisione delle risorse dalla centralità delle biblioteche alla centralità dell'utente.

Nel 2007, con il sostegno fra gli altri dell'IFLA e dell'American Library Association (ALA) viene pubblicato un Manifesto for Rethinking Resource Sharing in 7 punti, tradotto successivamente in cinque lingue, tra cui l'italiano. E' stata chiesta la collaborazione di NILDE per la traduzione in italiano, che è stata realizzata soprattutto grazie alle colleghe Elena Fuschini ed Ingvild Unterpertinger.

L'importanza del Manifesto è quella di aver reso esplicito nei sui punti il valore di alcuni principi che già le nostre biblioteche vivono e applicano. Riassumendo possiamo dire che si sottolinea la centralità delle esigenze dell'utente al fine di ridurre al minimo le barriere alla fruizione dei documenti (semplicità di iscrizione, miglioramento dei tempi di evasione delle richieste, minori vincoli nel formato di consegna etc.). Questo obiettivo è realizzabile potenziando la cooperazione e la coordinazione delle biblioteche che mettono in condivisione il proprio patrimonio affinché nessuna richiesta rimanga senza risposta.

Invitati da Poul Erlandsen, al 11° Convegno Interlending and Document Supply Conference(4) e Rethinking Resouce Sharing in Europe Forum(5) " tenutosi ad Hannover nell'autunno 2009, abbiamo voluto presentare l'esperienza di NILDE accorgendoci fin da subito che il nostro sistema di fatto applica i punti del Manifesto.
Ad Hannover abbiamo potuto osservare come i principi espressi dal Manifesto siano stati applicati dalle diverse realtà internazionali che erano presenti e riflettere sui punti di contatto e sulle differenze di queste realtà rispetto al nostro sistema.
Innanzitutto, c'è da dire che le esperienze che più ci hanno colpito sono tutte più orientate all'utente rispetto a NILDE, che privilegia le biblioteche come strumento di intermediazione.

Uno dei progetti che sono stati presentati è stato è "Books to Your Doorstep"(6) della Denmark's Electronic Research Library(7), nata per volontà del Ministero dell'Educazione della Cultura e della Scienza, a cui partecipano diverse biblioteche (biblioteche universitarie, Royal Library, Biblioteca Nazionale dell'educazione etc). Questo progetto permette all'utente di richiedere dal catalogo on-line un documento direttamente alla biblioteca che lo possiede e di farlo arrivare fino a casa propria. Unica condizione è l'iscrizione ad una delle biblioteche aderenti. Questo crea di fatto un patrimonio unico disponibile all'utente senza la necessità di intermediazione da parte delle singole biblioteche. La biblioteca decide se effettuare l'invio del documento a pagamento o gratuitamente e il pagamento, dove richiesto, può avvenire on-line. La restituzione può essere fatta gratuitamente presso le biblioteche che aderiscono al progetto o a pagamento per posta.

Un altro progetto è quello di Subito(8) , sistema di document delivery a cui partecipano le biblioteche delle università tedesche, svizzere ed austriache, promosso dal Ministero per la Cultura e la Ricerca tedesco. Come nel servizio danese, Subito permette a qualunque soggetto (biblioteche, studenti, aziende private), non necessariamente a delle biblioteche, di richiedere il prestito di libri o fornitura di articoli con la possibilità di recapito diretto. Subito è un servizio a pagamento.
Con le dovute differenze, il nostro modello è più vicino all'esperienza di Worldcat(9), il più grande network di biblioteche del mondo. Attraverso il catalogo on-line di Worldcat qualsiasi biblioteca, anche non aderente al sistema, può effettuare la ricerca di un documento e richiederlo. Anche Worldcat è un servizio a pagamento.
La forza di Worldcat è di avere creato un catalogo comune con circa 71.000 biblioteche aderenti in 112 paesi che comprende 1,4 miliardi di documenti fisici o digitali in 470 lingue.
Worldcat è una realtà che può crescere ancora infatti negli ultimi anni, si evidenzia un aumento costante delle nazioni aderenti, anche europee (Inghilterra, Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Repubblica Ceca). E l'Italia? L'Italia è entrata a farne parte solo quest'anno con la biblioteca dell'Istituto Universitario Europeo di Fiesole (con 600.000 record) ed è imminente l'ingresso di un grosso sistema bibliotecario del nord Italia.

Confrontandoci con queste realtà abbiamo osservato diversi punti di contatto con il nostro sistema e anche alcune differenze.

I principali punti in comune sono relativi alle modalità burocratiche e tecniche di accesso al servizio ed alla presenza di accordi di cooperazione fra biblioteche.
In tutte queste realtà è sufficiente che l'utente sia iscritto ad una delle biblioteche aderenti per poter accedere al servizio. Per quanto riguarda la semplificazione dell'inoltro della richiesta, all'utente vengono offerte piattaforme facilmente accessibili da qualunque punto della rete, in qualunque momento. In NILDE, ad esempio, gli utenti possono richiedere articoli attraverso il modulo utenti o tramite banche dati. Nel 2009 è stato implementato il servizio di autenticazione federata IDEM (Identità Management per l'accesso federato), con l'obiettivo di far accedere gli utenti alle diverse risorse condivise con un'unica username e password.
Come in tutte le realtà estere di cui abbiamo parlato, sono evidenti i forti accordi di cooperazioni formali ed informali tra le diverse tipologie di biblioteche, cosa che NILDE ha regolamentato chiedendo l'obbligo di aderire al almeno uno dei cataloghi nazionali ACNP o SBN o MAI-NILDE e per gli accordi informali ha stilato le best practices.

La differenza principale tra NILDE e gli altri sistemi è legata alla intermediazione delle biblioteche nella consegna dei documenti richiesti dall'utente (comune in Worldcat).
Un'ulteriore, significativa, differenza è relativa all'impossibilità per NILDE di fornire documenti in formato che non sia cartaceo. Tale limitazione è dovuta esclusivamente alla legge italiana sul copyright (L. 633/1941), particolarmente limitativa.
La riflessione che abbiamo maturato a valle di questi confronti è che, nonostante i passi avanti compiuti, la strada da fare per allineare la realtà italiana alle migliori esperienze internazionali è ancora lunga.

In Italia manca un'anagrafe delle biblioteche unica, esportabile e standardizzata per l'ILL nazionale ed internazionale. Spesso un'unica biblioteca ha un codice ICCU, un codice ANCP e un codice SBN, tutti diversi. Manca anche un catalogo unico che comprenda tutti i posseduti, che permetta di sviluppare un servizio omogeneo ed integrato su rete nazionale e internazionale.
Non è stata ancora formalizzata una posizione comune che porti ad una forte azione di pressione verso la SIAE e gli editori per ridurre i vincoli posti dalla legge sul copyright (L. 633/1941).

Forse sarebbe il caso di creare un Manifesto italiano, che recepisca i nostri valori e che miri a concretizzarli in proposte che possano essere portate a tutte le istituzioni che potranno e/o vorranno ascoltarci e aiutarci.

Note

(1) http://rethinkingresourcesharing.org/manifesto.html

(2) http://rethinkingresourcesharing.org/index.html

(3) It's Time to Think Again about Resource Sharing: A Discussion Paper, http://rethinkingresourcesharing.org/docs/rrs-whitepaper2005.pdf , p. 8-9

(4) http://www.ilds2009.eu/en/home.html

(5) http://rethinkingresourcesharing.org/RRSEuropeForum/agenda.html

(6) http://katalog.deff.dk/?lang=en

(7) http://www.deff.dk/

(8) http://www.subito-doc.de/

(9) http://www.worldcat.org/


Serie di slides su: "Rethinking Resource Sharing ovvero la condivisione delle risorse: riflessioni sulla realtà italiana", presentate da Paola Domina al Convegno NILDE (Perugia 2010)

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Domina P., La condivisione delle risorse: riflessioni sulla realtà italiana
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