Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 64, Febbraio 2011 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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Accreditamento: un posizionamento strategico per i Laboratori degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali - Accreditation: a strategic positioning for The Zooprofilattici Sperimentali Institutes Laboratories

Severini S.



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Abstract. This short note, deals with the speech of the General manager of the Zooprofilattico Sperimentale Institute of Umbria and Marche (Italy) at the conference: 'Accreditation for Food Security", organized by the Zooprofilattico Sperimentale Istitute of Sicily (Italy), on October 22, 2010 in Palermo city. Silvano Severini spoke particularly on the strategic positioning for the Zooprofilattici Experimental Institutes as a whole The Network of Institutes in its regional and provincial joints, in order to attain minimum quality standards, operates in accordance with different regulations for guidance, that have occurred over the years. What has prompted the Experimental Zooprofilattici Institutes to improve the quality levels of performance was, conversely, the awareness of their role in supporting the public health system and also the importance of services performed in animal health and food security in Italy and abroad. Was also an opportunity to review the organization of laboratories, training and qualification of veterinarians, chemists, biologists and technicians involved in a participatory development perspective. Ten Italian Institutes are now therefore part of this certified quality system, achieving accreditation by SINAL (nine cases) and ORL (in one case), now merged into ACCREDIA, so helping to develop a national certification laboratories network, according to the multi-site logic. This solution is certainly in accordance with the peculiar organization and territorial influence of the institutes. So and not otherwise Institutions would be able to support, from the organizational point of view, uniformity in the performance quality of services and cost effectiveness, managing more than 90 Laboratories individually accredited

Riassunto. La breve nota riguarda l'intervento dell'Direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del'Umbria e delle Marche al convegno sull'"Accreditamento per la sicurezza alimentare", organizzato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia il 22 ottobre 2010 a Palermo. Silvano Severini ha parlato in particolare di un posizionamento strategico per gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. La Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, nel complesso delle sue articolazioni regionali e provinciali, per il perseguimento dei minimi standard qualitativi opera nel rispetto delle diverse normative che si sono succedute negli anni. Ciò che ha spinto gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali a migliorare i livelli di qualità delle prestazioni è stata, viceversa, la consapevolezza del proprio ruolo di supporto alle azioni di sanità pubblica, ed anche il riconoscimento e la valorizzazione delle prestazioni effettuate in sanità animale e in sicurezza alimentare a livello nazionale e internazionale. E’ anche stata l’occasione per rivedere l'organizzazione dei laboratori interessati, in un'ottica di sviluppo partecipato, di formazione e qualificazione degli operatori. I 10 Istituti Zooprofilattici italiani sono pertanto entrati nel sistema di qualità certificata, ottenendo l'accreditamento da SINAL (in nove casi) e ORL (un Istituto) oggi confluiti in Accredia, peraltro contribuendo a introdurre e sviluppare a livello nazionale la certificazione dei laboratori secondo la logica multi sito. Una soluzione che è certamente conforme alla peculiare organizzazione e articolazione territoriale degli Istituti, che non avrebbe consentito in altro modo di sostenere dal punto di vista organizzativo, l'uniformità nella qualità delle prestazioni, la convenienza economica, la gestione di oltre 90 laboratori singolarmente accreditati.



Il ruolo strategico degli IIZZSS
Oggi sono molte migliaia i singoli metodi di prova accreditati dalla rete degli IIZZSS è costituisce un grande risultato che soddisfa le esigenze della sanità pubblica e di salute degli animali. Tale documentazione è spendibile anche in ambito internazionale. La grande risposta ha indotto ad affidare alla rete degli Istituti anche il controllo dei vegetali (Decreto Ministro Salute del 27 febbraio 2008 ) estendendo anche a queste matrici la logica operante per quanto riguarda gli animali e gli alimenti di origine animale di tutela del patrimonio nazionale e difesa del cittadino, i controlli su materie prime e alimenti importati da paesi terzi. Inoltre, gli IIZZSS hanno un ruolo di sostegno al sistema produttivo nazionale derivante dalle azioni di monitoraggio delle produzioni e di documentazione dei prodotti anche ai fini delle esportazioni.

In questo contesto e con questi riferimenti sono evidenti, pur nella continuità dei risultati raggiunti relativamente ai campi tradizionalmente presidiati, i futuri impegni della rete degli IIZZSS.
Questo è tuttavia un momento nel quale è necessario affrontare alcune questioni cruciali da impostare e avviare a soluzione. Soprattutto sulla scorta dell'esperienza fatta, ma anche per la confluenza dei due precedenti enti accreditatori (SINAL e ORL) nel nuovo organismo Accredia, che sta vivendo la prima infanzia.
Le prime questioni sono interne agli Istituti e riguardano l'organizzazione e l'erogazione dei servizi in un ambito di competenza tecnica e all'interno dell'attuale Sistema Qualità come prescritto dalla vigente Norma UNI EN ISO 17025, in sostituzione della ISO/IEC 25 e della UNI CEI EN 45001.
Questo sforzo di adeguamento alle esigenze dei referenti istituzionali (Ministero e Regioni, e per essi a organizzazioni e aziende del comparto agro alimentare e zootecnico) impone azioni di coordinamento di rete concretamente e non solo formalmente operante.

E' impensabile ad esempio, proprio per i requisiti di competenza tecnica, ma anche di efficacia ed efficienza, che tutti gli Istituti forniscano tutte le tipologie di prestazioni, men che meno quelle che richiedono alta specializzazione e/o elevati investimenti tecnologici.

Ma anche per prestazioni apparentemente a bassa specializzazione (la ricerca dei pesticidi come esempio per tutti) la normativa richiede processi di validazione che, ancora una volta, per le decine e centinaia di molecole coinvolte, anche così diverse a seconda dei paesi di provenienza, non possono costituire un challenge d'Istituto ma coordinato di rete. Un altro aspetto interno ma uniformemente avvertito, non solo dalla rete degli IIZZSS, è, dopo l'entusiasmo e la partecipazione iniziale, una certa assuefazione alle prassi afferenti alla qualità, con netto spostamento del "sentire comune" da prassi professionalizzante a fardello burocratico.

Ciò rappresenta un pericolo di potenziale inefficienza e perdita di controllo che si deve affrontare, non solo all'interno di ciascuna organizzazione, ma soprattutto nel confronto dialettico con Accredia.

Rapporto con l'organizzazione di accreditamento
Altri aspetti cruciali, da affrontare e in rete e a confronto con l'organizzazione di accreditamento, fanno riferimento alle modalità di accreditamento nell'ambito dei laboratori multi sito, alle modalità di accreditamento per singole prove o gruppi di prove, ivi comprese le modalità di estensione delle prove, al governo delle regole per quanto riguarda laboratori privati e laboratori pubblici, ma anche il rapporto dei laboratori pubblici con l'utenza privata oltre che pubblica.

Per la risoluzione di questi problemi, alcuni vecchi ma in un contesto completamente nuovo, non si deve perdere di vista, in un ambito di superamento delle rigidezze formali passate, a tutto vantaggio dell' obiettivo di tutela sanitaria del patrimonio e del cittadino chiaramente definito, che le prassi di garanzia della sicurezza alimentare non possono essere basate come in passato solo sul controllo ufficiale del prodotto posto in commercio. Questa modalità è risultata inefficace, dispendiosa e scientificamente non sostenibile. Invece la novità potrebbe essere basata sulle nuove modalità afferenti al controllo di processo e soprattutto all'analisi del rischio, con quel corredo di informazioni scientificamente sostenibili e documentate provenienti sempre meno dai controlli ufficiali e sempre più dalle verifiche operate nell'ambito dei sistemi HACCP aziendali.
Non bisogna dimenticare che prima ancora di questo, ci sono le informazioni provenienti dagli esiti delle ricerche e sperimentazioni sul destino dei patogeni, della determinazione della shelf life, dei modelli di microbiologia predittivo. Tutti dati che sottendono alla tutela dei cittadini, alla garanzia della sicurezza alimentare, ma soprattutto sono dirette sempre più a fornire al sistema di controllo e agli operatori economici quelle documentazioni di sicurezza e valorizzazione dei prodotti, che rappresentano l'unica via per supportare concretamente le esportazioni e contrastare le dilaganti imitazioni e contraffazioni.

Ecco, questa politica di sostegno alla salute e alla salubrità costituisce, nell'ambito di sistemi di qualità sostanziali e dell'operatività verificata dal nuovo organismo di accreditamento, quella che ritengo sfida e campo strategico di confronto degli Istituti e della loro capacità di risposta all'utente e soprattutto al sistema Paese nel prossimo futuro.


Intervento presentato al Convegno
"L'accreditamento per la sicurezza alimentare e della salute" organizzato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia (Palermo, 22 ottobre 2010)

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