Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 64, Febbraio 2011 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#510
Breve nota preliminare sui metodi ritmico - musicali per l'apprendimento dei principi dell'HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point) - Short preliminary note on rhythmic and musical methods for learning the principles of HACCP
Ciappelloni R., Mencaroni G., Lazzeri S.
Abstract. This short note describes a "case of study" about an innovative teaching approach based on music, poetry and pictures, for learning HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). The activity is part of "Biomedical Narrative project" of the Library of Zooprofilatttico Sperimentale Institute on UM (Italy).
To apply the methodology a "participatory ensemble" was established. People who attended the class, studied and memorized the HACCP concepts, with the concomitant use of: music (singing and playing the drums); choral repetition of texts (that have been versified with rhymes); watch evocative images, linked to the concepts taught by the teacher (in sync with words and the music).
This approach, seems promising in all cases in which teachers are operating with students with differebt attitudes and involvement in the didactic activity.
Riassunto. La breve nota descrive un caso di studio sull'applicazione di un metodo innovativo basato sulla musica, sulla poesia e sulle immagini, per l'apprendimento dell'HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). L'attività si inquadra nell'ambito della sperimentazione sulla "Narrativa Biomedica" della biblioteca dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche.
Per l'applicazione del metodo è stato realizzato un "ensemble partecipativo". I discenti che hanno partecipato al laboratorio hanno studiato e memorizzato alcuni concetti dell'HACCP con l'uso concomitante di musica (canto e tamburello), ripetizione corale dei testi, (che sono stati versificati e rimati), visione di immagini evocative, legate ai concetti insegnati dai docenti (in sincronia con parole e musica). Questo approccio sembra particolarmente utile in tutti i casi in cui i docenti lavorano con studenti con differenti attitudini e coinvolgimento nell'attività didattica.
Introduzione
Il lavoro descrive l'impiego della tecnologia Web 2.0 al fine di creare una comunità di interessi su un approccio didattico "innovativo" basato su musica, immagini e poesia, per l'auto apprendimento di un sistema procedurale definito HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). Lo spazio attrezzato per la condivisione dei risultati è stato localizzato su YouTube® e Twitter®, allo scopo di attuare una unsupervised peer review attraverso agli utenti della Rete e successivamente di "esporre" la sperimentazione didattica ad un vasto pubblico. Per applicare questa metodologia è stato allestito un "ensemble partecipativo", composto da studenti di un corso per il recupero della scuola dell'obbligo.
I videoclip, mostrano un gruppo di discenti (ensemble) nel corso di un particolare evento, nel quale lo studio e la memorizzazione delle nozioni sull'HACCP è effettuato grazie all'uso contemporaneo di: (1) musica, canto e basi ritmiche; (2) ripetizione in coro di testi che sono stati ridotti poeticamente (versificati con rime); (3) seguire visivamente immagini evocative, legate ai concetti impartiti dal docente, che vengono presentate in sincronia con parole e musica. Un tale approccio, che ripercorre le caratteristiche comunicative del mondo dei social media e si avvale di artifici piuttosto inconsueti per facilitare l'apprendimento è senz'altro di difficile attuazione. Questa complessità però si giustifica, da un lato per affrontare meglio l'intrinseca difficoltà di assimilazione dell'HACCP, una dottrina ricca di dati e concetti da memorizzare, dall'altro per incrementare la conoscenza in Rete di un metodo di grandissima importanza nella produzione e distribuzione alimentare.
HACCP Ensemble, esercitazione (Università dei Sapori - Perugia 2010)
Il metodo
Il metodo di insegnamento attuato ha mostrato utilità ed applicabilità soprattutto in ensemble composte da soggetti giovani, con basso livello di scolarità ed abitudine allo studio. La componente musicale è stata la parte caratterizzante delle attività ed ha fatto uso di tematismi storici della musica popolare italiana, facendo riferimento al tema delle "Pizziche", danze popolari tipiche della Puglia centro-meridionale e della Basilicata, attualmente piuttosto rivalutate presso i giovani.
Nel caso di studio, i ragazzi hanno "cantato" uno specifico argomento dell'HACCP standard (relativo al "pericolo") e partecipando alla fase di allestimento e introduzione della documentazione multimediale sul Web. Il videoclip per il test sulla Rete è stato pubblicato, insieme a vari testi ancillari, nell'allegato multimediale YouTube® dell'e-journal SPVet.it (http://spvet.it).
In questo modo è stato compiuto il primo passo per la creazione di una comunità di sviluppo, di fondamentale importanza per il miglioramento del metodo. Tutto ciò consentirà non solo di amplificare l'esperienza condividendola con altri soggetti interessati, di fatto proseguendo la sperimentazione preliminare, ma anche di indurre nei componenti della classe un atteggiamento di partecipazione attiva all'esperimento in un contesto percepito come stimolante e al passo con i tempi.
In questa prova preliminare, il sistema ritmico-musicale (pur richiedendo ancora significativi approfondimenti) è risultato nel suo complesso soddisfacente e potenzialmente adatto ad assolvere al compito di facilitatore, soprattutto della fase di memorizzazione delle complesse procedure dell'HACCP. Altre esperienze condotte da alcuni degli Autori, hanno mostrato che affrontare un insegnamento tecnico proponendo esperienze che inglobano aspetti artistici e di espressione corporea, sia molto produttivo, soprattutto se si ricerca una accresciuta abilità operativa nei partecipanti.
HACCP Ensemble. Prova ritmica (Università dei Sapori - Perugia 2010)
Conclusioni
L'applicazione di questo metodo sembra promettente in tutti quei casi in cui si intende "plasmare un gruppo" motivato e collaborativo, pur operando con soggetti significativamente disomogenei per attitudini, preferenze, grado di coinvolgimento nell'attività didattica.
