![]() Dott. A. Fioroni <a.fioroni@pg.izs.it> |
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Le clostridiosi sono tossinfezioni batteriche di diverse specie animali che in genere non hanno una sintomatologia particolarmente evidente, ma determinano la morte improvvisa dei soggetti, in questo caso bovini (in particolare quelli da latte).
Ai primi freddi (brinate, giornate umide e nebbiose) veniamo chiamati per decessi improvvisi di bovine.
Asportato l'Obex per il controllo della BSE (in genere sono soggetti adulti nel pieno della mungitura), il quadro anatomo-patologico è sempre lo stesso:
formazione di uno o più focolai infiammatori sottocutanei edematosi, emorragici a livello dei quali i tessuti subiscono un processo di "mortificazione" e di distruzione come nella putrefazione con produzione di gas (da cui il nome di Gangrene Gassose).
Le gangrene gassose sono malattie telluriche che come l'Antrace (Carbonchio Ematico) formano delle spore che rimangono vive e virulente nel terreno anche per anni, resistendo a tutte le avversità e sempre in grado di determinare la malattia.
La diversità con le spore dell'Antrace è che le gangrene gassose formano spore anche in assenza di ossigeno e quindi anche nella carcassa non aperta, mentre il carbonchio forma le spore solo in presenza di ossigeno, pertanto, quando si ha un fondato sospetto di carbonchio la carcassa non va aperta per non disseminare la formazione di spore nel terreno.
Ritornando al nostro problema, perché non è facile per il laboratorio fare la verifica clostridiosi dal materiale di necroscopia?
In tempi passati, con altri terreni, la diagnosi di clostridiosi veniva effettuata con una semina diretta dei visceri su terreni per anaerobi e con un pool di organi venivano inoculate sottocute due cavie. Dopo 12 ore le colture in anaerobiosi crescevano con formazione di gas e le cavie venivano trovate morte con edema crepitante sottocutaneo che emanava un forte odore di rancido.
Adesso per l'isolamento dei clostridi ci regoliamo così: