Webzine Sanità Pubblica Veterinaria®

Numero 15 - luglio 2002
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A. Fioroni
<a.fioroni@pg.izs.it>

BRADSOT o Gastrotossiemia del vitello



Ha telefonato il Veterinario di un allevamento di Pettino, comune di Campello sul Clitunno, perchè improvvisamente erano morti due vitelli.

Ci siamo recati subito sul posto. Dentro il recinto di filo spinato abbiamo contato diciassette bovine con più di dieci vitelli da uno a due mesi di età. I due sfortunati animali erano ancora lì addossati alla parte più lontana della recinzione. Uno dei due vitelli aveva presentato timpanismo del rumine ed era stato "bucato" col trequarti dal proprietario, ma durante la notte era morto.
L'altro era stato trovato privo di vita il mattino seguente. Uno era meticcio, l'altro chianino, due bellissime bestie.

Li abbiamo portati all'Istituto per risolvere il caso.

Quello "bucato" aveva tutto il contenuto del rumine fra le anse intestinali; contenuto costituito da erba verde con pochi coaguli di latte. Piccolo e grosso intestino erano semivuoti.

L'altro vitello più grande mostrava i segni di un'enterite e contenuto del IV stomaco liquido, di colore scuro, con poco latte cagliato.


vitello chianino


Caratteristica comune: infiammazione edematosa emorragica del IV stomaco. Non c'è dubbio. È il Bradsot, parola danese che significa "malattia rapida", propria dei paesi Nordici e specialmente dell'Islanda, Norvegia e Scozia.

L'abbiamo osservata anche noi in Umbria.
Le Gastroenterotossiemie sono infezioni di origine tellurica che insorgono con il concorso di cause predisponenti, legate a determinati pascoli, colpiscono in prevalenza gli ovini, ma nelle stesse condizioni di allevamento, anche i bovini.

In questo caso la causa scatenante è un pascolo di erba verde vicino al recinto: i vitelli pił piccoli, attratti dall'invitante foraggio, sono passati sotto il filo spinato senza sapere che sarebbero andati così incontro alla morte.

Abbiamo vaccinato immediatamente tutti i vitelli per le gangrene gassose e, dopo un mese, abbiamo ripetuto il vaccino alle madri e ai vitelli.

A detta dell'allevatore, in quella zona casi analoghi non erano mai accaduti, ma nonostante la perdita è stato contento di aver risolto un caso che minacciava di diventare piuttosto serio.
Tasto SU


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