Webzine Sanità Pubblica Veterinaria®

Numero 1/2 - febbraio 2001
http://www.pg.izs.it/webzine.html
torna indietro



EDITORIALE


E' inevitabile e perfino scontato che l'editoriale di questo numero sia dedicato all'emergenza BSE, vista la mole enorme di informazioni, più o meno scientificamente documentate, che carta stampata ed emittenti televisive riversano quotidianamente sui cittadini/consumatori.

Tutto ciò comporta un generale, profondo disorientamento, che sta anche ingenerando il dubbio che la rete italiana dei Servizi Veterinari pubblici, unica in Europa per numero di addetti e per modello organizzativo, non sia in grado di fornire quelle garanzie ritenute invece doverose.

Lo stato di estrema difficolta' che il comparto bovino sta vivendo e la diffidenza nei confronti delle carni bovine, inoltre, fa montare, ed era inevitabile che così fosse, una crescente protesta da parte degli allevatori, dei macellatori nonché dei consumatori: tutti loro chiedono al Governo, in definitiva al Sistema Veterinario italiano, di dare le richieste assicurazioni, sia in termini di sanità degli animali che delle carni commercializzate.

La domanda che responsabilmente dobbiamo porci è la seguente: al momento siamo in condizione di poterlo fare?

Allo stato attuale delle conoscenze, purtroppo, non esistono evidenze scientifiche tali che ci consentano di dare risposte certe ai tanti interrogativi che noi stessi ci poniamo e che ci provengono da tante parti. D'altro canto la stessa malattia di Creutzfeld e Jakob, pur essendo nota e studiata nell'uomo dal 1920, e' diagnosticata con sicurezza solo in sede di esami post mortem e non si hanno conoscenze certe sui suoi meccanismi patogenetici.

Se queste sono le premesse, per la verità molto poco confortanti, occorre gestire l'emergenza BSE con molta ponderatezza e con tutto il rigore scientifico che una simile vicenda richiede, senza destare inutili allarmismi, ma anche tenendo conto che il principio della precauzione voluto dalla U.E. non può che trovarci pienamente d'accordo.

E' dunque necessario che, nel rispetto delle disposizioni comunitarie e nazionali, tutte le componenti del mondo veterinario, ciascuna assumendosi le proprie responsabilita', si facciano interpreti delle difficolta' nelle quali si trova il Paese e comprendano quanto rilevante possa essere l'apporto che la Veterinaria tutta può offrire, non solo alla tutela del bene salute dell'uomo, ma anche all'economia nazionale.

Guido Petracca
<g.petracca@pg.izs.it>



torna all'indice generale della Webzine
Tasto SU

torna indietro

IZP logo2
inviate un commento