Webzine Sanità Pubblica Veterinaria
Numero 26 - ottobre/novembre 2004 - http://www.izsum.it/webzine.html
Dati Regione Umbria - 2° trimestre 2004, sulle infezioni da batteri enteropatogeni
Centro di Riferimento delle regioni Umbria e Marche per la sorveglianza delle infezioni da batteri enteropatogeni
Attività 2° trimestre 2004
Notifiche ricevute dal 01/04/2004 al 30/06/2004 in Umbria
Gli isolamenti di Salmonella notificati al Centro di Riferimento Regionale di Perugia dai Laboratori
periferici nel periodo considerato sono stati 98.
Nella Tabella n. 1 sono indicati i Laboratori che hanno notificato gli isolamenti di Salmonella e il numero
totale degli isolamenti secondo l'origine (umana, animale, alimentare o ambientale).
Ai Laboratori periferici che fanno capo a questo Centro di Riferimento, se ne sono aggiunti due nuovi: il Laboratorio
di Microbiologia dell'Ospedale di Assisi e un laboratorio privato che opera nell'ambito della Microbiologia Alimentare
(Tecnocibus).
I dati relativi agli isolamenti e i corrispondenti stipiti sono stati inviati con cadenza quindicinale all'Istituto
Superiore di Sanità per quanto riguarda i ceppi di origine umana e al Centro di Referenza Nazionale per
le Salmonellosi dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Padova per i ceppi di origine animale, alimentare
e ambientale.
Distribuzione dei sierotipi
La distribuzione dei sierotipi di Salmonella più frequentemente isolati dall'uomo, da animali, da alimenti
e da ambiente è mostrata rispettivamente nelle Tabelle 2, 3, 4 e 5.
S. Typhimurium e S. Enteritidis si confermano i sierotipi più frequentemente riscontrati negli episodi
di Salmonellosi nell'uomo, con una netta preponderanza della prima. Entrambi i sierotipi sono stati quasi sempre
riscontrati in casi sporadici di infezione, anche se a volte presumibilmente correlati con il consumo di alimenti
quali uova di produzione propria o dolci a base di uova.
>Da segnalare la discreta presenza di ceppi con formula antigenica O:1,4,5,12;H1:i;H2:-,
che pure mostrano una lieve flessione rispetto al periodo precedente. Tale flessione si riscontra anche nei
ceppi isolati da animali (nessun riscontro) e da alimenti (n. 1 ceppo), come si evince dalle Tabelle 3 e 4.
Il Gruppo di Coordinamento ENTER-NET Italia ha recentemente comunicato che è stato identificato un cluster
di isolamenti (circa 40) di Salmonella Typhimurium appartenenti al fagotipo DT 104A, un fagotipo piuttosto raro,
mai ritrovato nei ceppi pervenuti all'I.S.S. nel corso del 2003 e nel primo quadrimestre del 2004.
I casi provengono da strutture ospedaliere o laboratori privati del Lazio ad eccezione di due isolamenti provenienti
dall'Umbria, più precisamente dal Laboratorio di Analisi dell'Ospedale di Spoleto.
I ceppi risultano sensibili a tutti gli antibiotici del panel previsto e presentano tutti lo stesso profilo
elettroforetico PFGE; è stata pertanto avviata un'indagine coinvolgendo le ASL di competenza.
S. Napoli è stata riscontrata in un caso di infezione sporadica occorso in un soggetto di due anni
ricoverato all'Ospedale di Città di Castello; si ricorda che, sempre nel comune di Città di Castello,
si erano verificati 3 casi di infezione durante il precedente trimestre.
A livello nazionale, negli anni 2001-2003, si sono registrati circa 30 casi all'anno di salmonellosi umana
sostenuta da S. Napoli, verificatisi in Lombardia, con particolare frequenza (circa la metà dei casi)
in provincia di Varese; un analogo fenomeno si è verificato anche nel Canton Ticino. Essendo S. Napoli
raramente isolata da animali e da alimenti di origine animale, per cercare di capire questo fenomeno e risalire
all'eventuale fonte di infezione, l'I.S.S. ha attivato con la Regione Lombardia uno studio che coinvolgerà
le province interessate al fenomeno. Parallelamente la rete ENTER-NET ha proposto uno studio caso-controllo
sulle infezioni sostenute da S. Napoli segnalate nel 2004: tramite il Centro di Riferimento Regionale, l'I.S.S.
provvederà a contattare il soggetto interessato dall'episodio infettivo, al fine di reperire notizie relative
agli aspetti clinici ed ai fattori di rischio.
Gli altri sierotipi notificati compaiono con una bassa frequenza ma in maniera più o meno costante.
Di tutti i casi clinici segnalati in questo trimestre, si è fatto ricorso al ricovero in ospedale in
circa un terzo dei casi, rappresentati per lo più da bambini e anziani.
La Tabella n. 2 bis riporta la distribuzione degli isolamenti umani di Salmonella per classe d'età.
Si nota un sostanziale incremento nella fascia di età compresa tra 6 e 14 anni e un quasi parallelo decremento
nell'età adulta. Si osserva anche un lieve ma costante aumento nei neonati, rispetto ai valori medi riscontrati
nel trimestre precedente e nel corso del 2003: comunque quasi i tre quarti delle notifiche si sono avute nella
classe che comprende bambini in età prescolare, che risultano i soggetti più colpiti dalle infezioni
gastroenteriche in generale.
Il sierotipo di gran lunga più frequente è rappresentato da S. Typhimurium, anche se non ai livelli
riscontrati nelle infezioni umane. È stato isolato da organi e feci di suini prelevati in allevamenti
da riproduzione, da ingrasso o in sede di macellazione, analogamente ai ceppi di Salmonella enterica subsp.
Arizonae, di S. Manhattan, di S. Rissen e di S. Meleagridis. Quest'ultima è stata isolata anche da tamponi
effettuati nella stessa struttura, sulle superfici di macellazione (Vedi Tab. 5).
Il suino costituisce in questo periodo l'unica fonte di isolamento di S. Derby, la cui frequenza di isolamento
sta riallineandosi ai valori medi riscontrati nel 2003; si ricorda che l'imponente aumento del numero di ceppi
di S. Derby osservato nel trimestre scorso era da riferire al gran numero di soggetti esaminati a scopo di ricerca,
cosa che ha ovviamente comportato un maggiore riscontro di positività. S. Derby in due casi è stata
trovata in associazione con S. Typhimurium negli organi dello stesso suino; non è comunque infrequente
che due sierotipi diversi di Salmonella condividano la stessa nicchia ecologica.
S. Abortusovis è stata isolata dagli organi di un ovino, mentre S. enteritidis è stata riscontrata
in organi di pollo.
I ceppi di S. London provengono tutti da carni fresche o lavorate di suino, analogamente ai ceppi di S. Typhimurium.
Solo in un caso quest'ultima è stata isolata da carne fresca di pollo, come S. Newport, S. Bareilly,
S. Meleagridis, S. Blockley, S. Enteritidis e S. Livingstone.
S. Derby è stata riscontrata in carni lavorate di suino e, in un caso da carne lavorata mista di bovino
e suino.
S. Anatum, S. Agona, S. Isangi e il nuovo sierotipo O:4;H1:i;H2:- sono state isolate da
carni fresche e lavorate di suino.
Infine S. Thompson è stata isolata in un prodotto di ristorazione cotto, a base di carne bovina.
Tra i ceppi di origini ambientale pervenuti, S. Bredeney è stata isolata da fanghi di depurazione di
un allevamento suino.
S. Typhimurium è stata invece isolata da un campione ambientale prelevato in un depuratore di reflui urbani.
Antibioticoresistenza
Tutti i ceppi pervenuti al Centro sono stati saggiati per valutare la sensibilità agli antibiotici.
Nella Tabella 6 sono riportati i risultati degli antibiogrammi effettuati, con indicazione delle percentuali
di ceppi sensibili (S), intermedi (I) e resistenti (R) a ciascun antibiotico saggiato.
Come di consueto, i principi attivi verso cui la quasi totalità delle Salmonelle presenta sensibilità
risultano essere cefalosporine, ciprofloxacina, gentamicina, cefalotina, l'associazione Amoxicillina+Acido Clavulanico
e, in ambito veterinario, enrofloxacina.
Oltre un terzo dei ceppi analizzati ha presentato multiresistenza, ovvero è risultato resistente nei
confronti di 4 o più antibiotici (Tabella 7).
I ceppi con 4 o più resistenze sono rappresentati per la maggior parte da S. Typhimurium e dal nuovo
sierotipo O:4;H1:i;H2:- (1 ceppo con 8 resistenze), ma non mancano esempi di multiresistenza
in S. Blockley, in S. Newport e in S. Bredeney.
Nella Tabella n. 8 sono riportati i dati relativi ad isolamenti di altri batteri enteropatogeni inclusi nel
progetto ENTER-NET e notificati al centro di Riferimento nel primo trimestre 2004.
Rispetto al trimestre scorso e agli anni precedenti, si osserva un notevole incremento di segnalazioni riguardanti
batteri enteropatogeni diversi da Salmonella spp, il cui numero ha praticamente eguagliato quello degli isolamenti
di Salmonella. Tale incremento è sicuramente da attribuire ad una attività analitica più ampia
e capillare da parte dei Laboratori periferici, piuttosto che ad un aumento reale dei casi di infezione.
I ceppi di Campylobacter jejuni, Campylobacter coli e Campylobacter spp. inviati dalle strutture ospedaliere
sono stati prevalentemente isolati in soggetti in età pediatrica, ma si riscontrano anche casi isolati
da soggetti anziani e da adulti.
Gli stipiti di Shigella e di Yersinia enterocolitica, inviati dall'Ospedale di Castiglione del Lago, sono stati
isolati dalle feci di soggetti adulti.
Da notare, come avvenuto nel trimestre precedente, il notevole numero di isolamenti di Yersinia enterocolitica
da matrici alimentari, rappresentate prevalentemente da salsicce, carni macinate e hamburger. A tale proposito,
tutti i ceppi da noi isolati sono stati sottoposti a caratterizzazione sierologica e, parallelamente inviati
all'I.S.S. per indagini biomolecolari. Dai risultati preliminari di questa indagine emerge che i vari stipiti
appartengono a diversi sierogruppi, principalmente O:3, O:5 e O:8 e che, anche nell'ambito dello stesso sierogruppo,
sono presenti pulsotipi diversi. Questo deporrebbe a sfavore di una fonte di contaminazione comune; il problema
è comunque ancora in corso di approfondimento.
In ambito veterinario, Campylobacter jejuni è stato isolato da feci di pollo, mentre Campylobacter coli
e Campylobacter spp sono stati riscontrati in feci o tamponi intestinali di suino.
Per ciò che concerne i prodotti alimentari, da carni di polli, tacchini e quaglie sono stati isolati 6
stipiti di Campylobacter jejuni, 1 stipite di Campylobacter coli e 2 stipiti di Campylobacter spp. Gli altri 3
ceppi sono stati isolati da carne bovina (C. jejuni), da salsiccia (C. coli) e da muscolo suino (Campylobacter
spp).
Per la prima volta è stato isolato un ceppo di E. coli O157:H7 da polpette di carne mista bovina e suina;
tale ceppo è risultato negativo per la produzione di verocitotossina.